La festa dell’Unità di Roma è pronta a partire e lo fa da una location storica per i dem. Infatti, dopo dieci anni di ‘palchi’ minori, il Pd si ‘riappropria’ delle terme di Caracalla, dove l ‘ultima volta, per i democratici, era stata nel 2012, con Marco Miccoli segretario romano. Riparte la stagione e a tagliare il nastro, intorno alle 20, sarà il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri, assieme al segretario romano Andrea Casu. Anche se il titolo della manifestazione è ‘Bentornata Unità’, con un gioco di parole che fa sottintendere la compattezza del partito, nonché il ritorno a Caracalla, la partenza dell’evento pare però un po’ azzoppata. Sulla programmazione, non ancora presentata, pesano infatti le fibrillazioni della maggioranza di governo e la conferenza stampa di presentazione, prevista per oggi, è stata cancellata proprio perché alla stessa ora il segretario dem Enrico Letta ha convocato la riunione congiunta dei gruppi. Il ‘palinsesto’ ufficiale, al momento, quindi, non è stato ancora reso noto.
PROBLEMI CON IL M5S
Da quanto si apprende si punterebbe ad avere tra gli invitati tutte le figure di riferimento dei vari partiti, tra cui Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, quest’ultimo già atteso alla festa dell’Unità di Reggio Emilia. Ad ora il sì alla partecipazione è arrivato dai big del Pd a partire dal segretario Letta fino ad arrivare al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, previsto per il 26 luglio. Il giorno dopo Zingaretti sarebbe invece il turno del ministro Andrea Orlando, ma dovrebbero aver dato l’okay anche gli altri ministri dem, i capogruppo e alcuni parlamentari romani. Spazio sarà dato poi ai rappresentati territoriali: dai consiglieri capitolini a quelli regionali. Infatti ci dovrebbe essere focus proprio sulle prossime elezione del 2023. Inoltre gli esponenti del Pd romano, punterebbero tutto sullo strumento di confronto portato avanti da Letta, ovvero quello delle Agorà, dove gli ospiti affronteranno le tematiche più attuali e cocenti. A Caracalla prevista la presenza di Luciano Nobili, per Italia Viva, poi si attende il leader di Azione, Carlo Calenda, che però ha precisato: “Per la festa dell’Unità non ho ancora ricevuto nessun invito. Ma in caso ci vado con molto piacere”. A 24 ore dall’inizio della festa del popolo della sinistra romana, anche negli inviti pesano le incognite sul futuro politico della legislatura. Su Roma poi pesa la questione rifiuti che ha visto il Movimento e lo stesso Conte andare contro la decisione del sindaco Gualtieri di dotare Roma di un termovalorizzatore. Impianto che ha creato da subito problemi sia all’alleanza giallorossa, sia al governo, visti i poteri speciali dati a Gualtieri nel dl aiuti. In ogni caso, da quanto si apprende, per risolvere il “giallo” degli inviti – soprattutto quello rivolto al leader 5s – si aspetterà probabilmente l’esito del voto al Senato. E le premesse non sembrano essere delle migliori.
