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Stato di preallerta, i militari si esercitano al poligono di Foce Verde

Marco Battistini
Con una frequenza maggiore rispetto al passato vengono emanate ordinanze sugli addestramenti in corso nell’area di confine fra Latina e Nettuno
Aprile 2, 2022

Aumentano le esercitazioni militari nel poligono di tiro di Foce Verde. Con una frequenza maggiore rispetto al passato vengono emanate ordinanze sugli addestramenti in corso nell’area di confine fra Latina e Nettuno. Non è sfuggita quella di pochi giorni fa, con oggetto lo svolgimento di esercitazioni ‘a fuoco’, che ha richiesto lo sgombero di persone dalla zona interessata. Per la precisione si tratta di un’esercitazione di ‘tiri con armi individuali’.
Si tratta di manovre che rientrano comunque nell’ordinaria amministrazione, nonostante qualche giorno fa una circolare dello Stato maggiore dell’Esercito abbia messo in stato di preallerta i militari italiani alla luce del conflitto in Ucraina.
Si tratta sicuramente di una prassi dovuta considerati gli ultimi sviluppi della guerra e la necessità di farsi trovare preparati nel caso ci sia bisogno di intervenire.
Lo Stato maggiore dell’Esercito italiano ha emanato lo scorso 9 marzo una circolare che impartisce nuove disposizioni operative a tutti i comandi.
Nel dettaglio per quanto riguarda il personale lo Stato maggiore ha chiesto che siano valutate bene e ridotte al minimo le domande di congedo affinché il personale sia disponibile. Questo dovrà essere alimentato al 100% con personale ready to muove, senza vincoli di impiego operativo.

Sul fronte dell’addestramento si specifica che tutte le attività dovranno essere improntate sul warfighting (combattimento).
Particolare attenzione viene posta anche al livello di efficienza di armi e mezzi. “Siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri e i sistemi d’arma dell’artiglieria” – si legge nella circolare.

IL POLIGONO DI FOCE VERDE

Sul poligono di tiro occorre fare un breve excursus storico. Nei primi anni ottanta i cittadini di Latina e Nettuno furono chiamati ad esprimersi in un referendum consultivo sul mantenimento del Poligono militare sul litorale. Praticamente l’80% dei votanti votò per sopprimere la struttura.
La presenza dei militari è stata benefica soprattutto perchè ha impedito fenomeni di speculazione edilizia in questo tratto di litorale romano-pontino. Da tempo si è discusso sulla possibile dismissione di alcuni poligoni militari fra cui proprio quello di Foceverde. In Consiglio regionale fu avanzata la proposta di far inserire anche l’area del poligono nei vincoli della riserva del Bosco di Foglino, ma non ebbe successo in quanto sulle aree militari non è possibile istituire parchi e riserve. Più recentemente gli ambientalisti locali hanno avanzato l’idea di far ricomprendere il Bosco di Foglino nel Parco nazionale del Circeo. Sulla questione sono intervenuti anche i Verdi che hanno chiesto alla Regione Lazio lumi sulla praticabilità di questa soluzione.

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