Proseguono le gare dei primi turni agli Internazionali d’Italia e da oggi hanno cominciato ad esibirsi anche le teste di serie, cioè i tennisti che avevano usufruito di un by nel turno preliminare.
Tra essi, l’attesissimo Lorenzo Musetti, che dopo aver raggiunto la finale a Montecarlo e la semifinale a Madrid, cerca una perentoria conferma anche sul suolo italico.
L’avvio del tennista toscano è stato davvero confortante: opposto a Otto Virtanen, proveniente dalle quali e annunciato in eccellenti condizioni di forma, Musetti ha chiuso la pratica con grande disinvoltura, come si evince del resto dal punteggio di 6-3 6-2.
Il tennista italiano che ha compiuto l’impresa di giornata è stato però Francesco Passaro, che ha sorprendentemente sconfitto il bulgaro Dimitrov, al momento la testa di serie più alta tra gli eliminati.
Passaro è riuscito addirittura a vincere il suo match in due set, entusiasmando il pubblico accorso ed esibendo un gioco davvero redditizio al cospetto del più blasonato avversario.
In attesa di Jannik Sinner, che giocherà domani alle 19 contro Navone, vittorioso nel primo turno sulla stellina azzurra Cinà, il pubblico romano ha potuto ammirare l’esordio di Carlitos Alcaraz.
Lo spagnolo ha fugato i dubbi sulle sue condizioni di forma, riuscendo a prevalere in due set e senza particolari patemi su Dusan Lajovic, elemento da prendere sempre con le molle, e finalista a Montecarlo, nell’edizione che poi vide il successo di Fabio Fognini.
Disco verde, tra i grandi favoriti, anche per Medvedev e Tsitsipas. Il russo ha prevalso su Cameron Norrie, con un perentorio 6-4 6-2, Tsitsipas contro Alexandre Muller ha invece fatto un po’ di fatica, limitatamente al secondo set, chiuso al tiebreak dopo l’agevole 6-2 del primo parziale.
Tra le donne fuori Maria Sakkari, rimontata da Magda Linette, capace di risorgere da un set a zero e 4-2 per la greca. Facili vittorie per Sabalenka su Potapova (doppio 6-2), Andreeva su Arango (6-2 6-4) e Raducanu su Teichman (anche per lei un doppio 6-2).
Sale la febbre per l’esordio del numero uno del mondo, dopo la vicenda Clostebol che gli è costata tre mesi di inattività, benchè la sua innocenza fosse accertata e incontestabile.