Sull’area dell’ex Tmb Salario di proprietà della partecipata comunale Ama non nascerà un nuovo impianto per le terre e i rifiuti da spazzamento. Dopo la costruzione di un Tavolo tecnico in III Municipio partecipato dai comitati del territorio contrari all’insediamento, seguito a due mozioni approvate nel Municipio, contraria alla localizzazione e in Assemblea capitolina con la richiesta di approfondimento , l’epilogo è stato sancito nella seduta attuale della commissione capitolina Ambiente, presieduta dal consigliere dem Giammarco Palmieri. A seguito delle riunioni e dei sopralluoghi compiuti dal Tavolo, “dal confronto con i cittadini la anche con il dipartimento Urbanistica e con la Regione Lazio la scelta è stata quella di delocalizzare l’impianto in un altro sito” , ha spiegato in commissione l’assessora capitolina all’Ambiente Sabrina Alfonsi. Sul tema dei rifiuti “la città non può più aspettare – ha aggiunto -. Il sindaco è commissario Gualtieri si è dato gli stessi obiettivi della regione e non intende operare con deroghe ambientali. La risposta che è arrivata dalla regione prevede che per ogni nuovo impianto ci sia uno specifico percorso autorizzativo, da qui la decisione”.
APPREZZAMENTO NEL PD
Il presidente Pd del III Municipio Paolo Emilio Marchionne ha salutato positivamente la scelta: “Ancora una volta si è dimostrata la volontà dell’amministrazione, pure in un settore molto delicato per la città in cui per la prima volta Roma ha esercitato una scelta decisa per la chiusura del ciclo dei rifiuti, di ascoltare i territori e fare la scelta migliore”. l’impianto che era previsto al salario per trattare le terre di spazzamento, “comunque è fondamentale – ha ribadito Alfonsi -. Parliamo di un piccolo impianto, da circa 30.000 tonnellate, che equivalgono a un terzo del fabbisogno di Roma, ora che abbiamo riattivato lo spazza mento delle strade”.
