Organizzati dal Comune di Latina, gli “Stati Generali del Mare” si sono rivelati un flop clamoroso. Poche decine di persone erano presenti in platea per un evento per il quale il Comune di Latina ha impegnato 40.000 euro. Se l’obiettivo del Comune era quello di promuovere le attività propedeutiche alla presentazione della candidatura di Latina a capitale della Cultura 2026, possiamo dire che è miseramente fallito. E’ mancato il pubblico al Teatro D’Annunzio. Sono mancate diverse autorità: tutti i parlamentari locali, così come sono stati assenti i consiglieri regionali. Le uniche star, il governatore del Lazio, Francesco Rocca ed il Ministro della Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci.
REGIONE E GOVERNO IN PRIMA LINEA
Gli unici veri contributi sono stati quelli portati dall’amministrazione regionale. E’ stato annunciato lo stanziamento di circa 200 milioni di euro per la riqualificazione del litorale e delle spiagge delle coste laziali. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha sottolineato che “Il Lazio è la prima regione per numero di imprese operanti nel settore, se guardiamo a Latina abbiamo sfide enormi ed è frustrante vedere mortificata tanta bellezza, non accompagnata da un flusso turistico. Le responsabilità vengono da lontano, dalla logistica ai trasporti passando per la ricettività e l’erosione. Proprio su quest’ultimo tema arriveranno a breve anche fondi europei che annunceremo prossimamente”. Fresca di delega al Turismo, l’assessore Elena Palazzo ha sottolineato che, “lavorando in squadra e forte di una filiera che dal Comune alla Regione arriva fino al Governo. Mi impegnerò per una piena valorizzazione del sud del Lazio e della sua costa come risorse preziose su cui puntare per creare nuove prospettive di sviluppo. Le nostre coste si prestano ad attrarre un turismo sostenibile che esalti la bellezza di un territorio caratterizzato da una grande biodiversità fatta di parchi naturali e di cammini”. Il Ministro Musumeci ha annunciato l’apertura di un “tavolo tecnico attorno al quale ogni soggetto dovrà fare la sua parte sui temi più importanti, dall’erosione alla portualità: ci diamo un tempo ed entro quel tempo dobbiamo raggiungere quegli obiettivi con le risorse necessarie”.
GLI INDUSTRIALI
Ed è stata proprio Unindustria ad assumere un ruolo di protagonista nel dibattito che ha preceduto l’intervento delle istituzioni politiche. In particolare, Pierpaolo Pontecorvo, presidente di Unindustria Latina ha preso la parola nel corso della tavola rotonda “Interesse pubblico, iniziativa privata” ponendo l’accento sul rapporto tra territorio e burocrazia, e sull’importanza della blue economy. “I tempi delle imprese sono molto rapidi e troppo spesso la burocrazia ci penalizza -ha affermato Pontecorvo– Guardiamo ad esempio a quanto succede da anni con l’autostrada Roma – Latina: si perdono troppe opportunità che andrebbero a vantaggio di tutto il territorio, ed è assurdo che il tema si riproponga anche in tempi di PNRR. Sul ruolo dei porti, bisogna cogliere l’importanza di valorizzarne il ruolo in connessione con le aree produttive: questo elemento è particolarmente importante oggi, in quanto viviamo un momento in cui è evidente il ridisegno delle catene logistiche internazionali con la volontà dei grandi player di riportare in Europa le produzioni strategiche”. C’è dunque la necessità di rafforzare il “sistema mare”, puntando alla valorizzazione delle risorse marine dal punto di vista ambientale ed economico, per accelerare il percorso verso una blue economy made in Italy, fatta di conservazione ed usi sostenibili. In tal senso diventa fondamentale intercettare i nuovi trend dove l’innovazione, la digitalizzazione e la sostenibilità sono i fattori chiave di una domanda turistica che ha già scelto la sua rotta. Questo impone un rapido adeguamento dell’offerta. Latina ed il suo territorio saranno all’altezza della sfida?