Una prestazione di spessore anche sul campo della capolista non ha evitato il quarto ko esterno di fila. Al dato statisticamente preoccupante non corrisponde certo una prova deludente, perché i giallazzurri della Ciociaria si sono battuti con coraggio, confermando anche nello stadio più prestigioso d’Italia le loro potenzialità e la loro voglia di proporsi in avanti con grande pericolosità. Vediamo come sempre nel dettaglio le singole prestazioni dei giallazzurri.
TURATI 6 – Non è fortunato quando si avventura al limite della propria area e incappa nella prodezza di Dimarco che rende vano il suo arretrare e il suo colpo di reni in cerca di quella sfera beffarda. Prima, una grande parata d’istinto sulla bordata centrale di Lautaro.
OKOLI 6,5 – Scivola in occasione del furbesco rigore che poi Thuram si procura sfruttando l’ingenuità di Monterisi, ma per il resto si batte con coraggio e gagliardia, frenando gli estri degli illustri dirimpettai.
MONTERISI 6 – Offre con l’improvvida entrata in scivolata l’occasione a Thuram di un capitombolo premiato. Per il resto, una gara diligente anche in fase d’impostazione.
MARCHIZZA 6 – Determinato e come sempre incline a dare una mano anche nella fase di possesso, si batte con alterne fortune ma con costante applicazione.
OYONO 6,5 – Grande spinta sul suo settore di competenza, prima a sinistra e poi a destra. Cerca molto e spesso trova Soulè e arriva talvolta sul fondo, con cross che meriterebbero miglior fortuna. Egoista in occasione del forzato tiro da posizione defilata, in piena area di rigore.
MAZZITELLI 6,5 – Il capitano aveva iniziato con il solito piglio battagliero e con grande lucidità il match, ma l’infortunio muscolare ha fissato in soli 32 minuti la sua permanenza sul terreno di gioco.
BRESCIANINI 6 – Non sempre lucidissimo, ma generoso nelle rincorse, spesso premiate con la riconquista del pallone. Meglio in interdizione che in impostazione.
LIROLA 6 – Si sacrifica in copertura e di conseguenza la sua spinta non è quella dei giorni migliori, ma è attento nelle letture e trova il modo di neutralizzare le velleità dei suoi blasonati avversari. Esce dopo 54’.
IBRAHIMOVIC 6- Subentra a Lirola, con compiti maggiormente offensivi e alterna giocate interessanti a palle perse banalmente. A 18 anni ci può stare.
CASO SV – Tredici minuti sono pochi per pensare di assegnargli un voto, ma entra nella contesa con voglia e tocca parecchi palloni.
SOULÈ 6,5 – È il leader della serie A nella classifica dei dribbling riusciti e… rafforza il primato grazie a una serie di giocate funamboliche. Si intestardisce un po’ a cercare l’assist che regali il fondo ai suoi laterali e diventa così più leggibile nella ripresa.
CUNI 5,5 – Preferito anche stavolta a Cheddira, non riesce a dimostrare le sue indubbie qualità, stretto nella morsa dei centrali nerazzurri.
CHEDDIRA 6,5 – Contribuisce a rafforzare il primato del Frosinone nella classifica dei legni colpiti in stagione, quando su assist di Soulè, calcia in diagonale: Sommer sarebbe battuto, ma il palo dice di no.
REINIER 6,5 – Conferma di possedere una tecnica sopraffina e va vicino al gol alla metà del primo tempo, quando solo una deviazione gli strozza in gola l’urlo di gioia.
KAIO JORGE SV – Anche per lui uno spezzone di gara, insufficiente per una valutazione congrua.
DI FRANCESCO 6,5 – Aveva detto in sede di vigilia che anche contro l’Inter il suo Frosinone avrebbe giocato il suo calcio propositivo ed ha mantenuto la promessa. Possesso palla non finalizzato al meglio, ma quanta personalità nella sua squadra!
IL MIGLIORE – BARRENECHEA 7 – Dall’altra parte c’erano Barella, Calhanoglu, Mikhitaryan e compagnia bella, ma lui non se ne è preoccupato e ha giocato con la consueta disinvoltura, cucendo il gioco, recuperando palloni e proponendosi con grande personalità in fase offensiva. Un “giovane veterano”…