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Termovalorizzatore, è il mese della verità

Marco Battistini
Il 30 novembre si svolgerà in Consiglio di Stato l’udienza pubblica per la discussione dei ricorsi contro l’impianto, ricorsi bocciati già dal Tar
Novembre 3, 2023

Un mese per avere più certezze sul fronte termovalorizzatore. Il cronoprogramma prevedeva il bando di gara definitivo per costruire e gestire l’impianto tra luglio e agosto scorsi. Ma la scadenza, appunto, è ormai passata. Il contratto con i vincitori era previsto fra gennaio e febbraio 2024; i lavori di costruzione avrebbero dovuto cominciare nell’estate 2024. Infine il grande impianto da 600mila tonnellate l’anno, due linee parallele da 300mila tonnellate l’anno, tra il settembre e l’ottobre 2026 dovrebbe cominciare a incenerire quell’immondizia che da anni tormenta Roma. Appare ormai quindi sempre più difficile che almeno la prima linea del termovalorizzatore possa vedere la luce durante il 2025, anno del Giubileo. Senza contare che il 30 novembre si svolgerà in Consiglio di Stato l’udienza pubblica per la discussione dei ricorsi contro l’impianto, ricorsi bocciati già dal Tar. Tar che ha parlato, tra l’altro, dell’esistenza di una situazione emergenziale derivante ‘dal maggiore afflusso di individui’ con il Giubileo, che giustifica il requisito della necessità e urgenza.

ACEA E’ PRONTA

Acea è a capo dell’associazione temporanea di imprese (che coinvolge anche Hitachi Zosen Inova, Vianini Lavori e Suez) che aveva presentato la propria manifestazione di interesse il 1° marzo. Il 23 ottobre ha annunciato il progetto per il termovalorizzatore. Tra qualche settimana dovrebbe vedere la luce il bando, che era stato in realtà annunciato per agosto.

Il progetto di Acea, ha annunciato il Comune, sarà trasformato in un capitolato tecnico per fare il bando e, secondo le stime fatte in Campidoglio qualche giorno fa, serviranno circa due-tre settimane. Poi sono previsti tre mesi, più altri mesi per la presentazione del progetto definitivo e la partecipazione al bando di gara. Un iter che in realtà è in ritardo rispetto alla precedente tabella di marcia, che prevedeva il bando per agosto. Non c’è una spiegazione ufficiale per questo ritardo. Ma in qualche modo è facilmente intuibile, visto che lo stesso sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha detto il 5 ottobre che la cifra dell’investimento sarà significativamente superiore ai 700 milioni circolati nei giorni precedenti. Il Comune aveva già ribadito a fine anno scorso che “l’area industriale di Santa Palomba sarà il luogo dove verrà realizzato il termovalorizzatore, che gestirà 600.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati. Oltre il 90% delle ceneri pesanti e leggere prodotte dall’impianto andranno a recupero e, in quanto materiale inerte, destinate a fondi stradali e usi edili. Non è prevista la realizzazione di discariche di servizio e l’attuazione del piano consentirà di raggiungere l’obiettivo denominato discarica zero”. Nonostante l’opposizione del sindaco di Pomezia, Veronica Felici, preoccupata per l’impatto ambientale sul territorio di Santa Palomba, il Comune di Roma ribadisce di voler proseguire dritto lungo la strada intrapresa.

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