Sarà domani, mercoledì 25 ottobre, una di quelle giornate che dovrebbero almeno dare indicazioni precise sulla direzione che prenderà la strategia elettorale del centrodestra cassinate ma che,
nei fatti, rischiano anche di dividerlo ulteriormente. Almeno fino a quando scriviamo queste note, è fissato un doppio appuntamento e la circostanza appare apertamente confliggente: alle ore 19 all’Edra
Palace Hotel di Cassino è previsto un dibattito tra rappresentanti civici ed esponenti di partiti del centrodestra, convocato dal Comitato primarie di Benedetto Leone, Massimiliano Mignanelli, Giuseppe Sebastianelli, Laura Borraccio e Laura Viola. Gli inviti risalirebbero a domenica, mentre lunedì è giunta anche la raffica di messaggini con cui il commissario di FdI, Fabio Tagliaferri, ha dato appuntamento agli
stessi rappresentanti – sempre per mercoledì 25 ottobre -ma alle ore 18 all’Hotel Rocca.
Qualcosa, insomma, non ha funzionato nel coordinare il da farsi nello schieramento. Va detto che Mignanelli cerca di fare il pontiere tra comitato primarie e Tagliaferri, vantando una vecchia amicizia personale col commissario di FdI. Visto e considerato anche che la ruggine pare essersi creata in queste
settimane principalmente tra il consigliere comunale cassinate Leone e l’assessore del capoluogo.
«Questa mattina alle ore 8:15 – ha scritto ieri in una nota il Comitato primarie – il consigliere Mignanelli ha telefonato al commissario Tagliaferri invitandolo al tavolo del centrodestra e dei nostri civici convocato per il giorno mercoledì alle ore 19:00 all’hotel Edra. Altre informazioni apparse in mattinata non rappresentano la corretta realtà dei fatti accaduti. In realtà è stato il comitato delle primarie a convocare l’incontro e non Tagliaferri così come apparso sui quotidiani locali».
Il nodo di fondo – lungi dall’essere sciolto – è sempre lo stesso ormai da diversi giorni: il comitato corre verso le primarie che dovrebbero coinvolgere liste civiche e partiti anche al di fuori del recinto del centrodestra vero e proprio (in questa prospettiva va letta la presenza tra gli altri, di esponenti di spicco come l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone ed il consigliere comunale Armando Russo, entrambi di estrazione di centrosinistra).
Fabio Tagliaferri, che sta rimettendo insieme i cocci di Fratelli d’Italia cassinate, ha da parte sua la volontà di ristabilire il primato dei partiti (a partire dal suo) e di verificare la possibilità che si giunga all’individuazione di una candidatura a sindaco forte e capace di unificare lo schieramento. L’assessore del capoluogo sostiene che è giusto che partiti del centrodestra e civici vadano avanti in maniera concorde ma che è comunque auspicabile che emerga un nome condiviso, capace di rendere del tutto inutile la preventiva consultazione dei cittadini. Tagliaferri si sta muovendo in prima persona per risolvere il nodo del possibile candidato a sindaco: nel suo giro di consultazioni in città sono entrati vari esponenti di primo piano. Tra di essi anche l’ex rettore Unicas Giovanni Betta (sembra conti poco che il numero uno dell’Ateneo sia stato sempre nell’orbita ideale del sindaco Salera) e l’imprenditore Silvestro Petrarcone (fratello del più famoso Peppino).
In particolare il nome di Betta sarebbe emerso nei mesi scorsi nel corso di una cena organizzata da Mignanelli e sarebbe stato portato avanti anche dalla dirigente forzista Rossella Chiusaroli. Quindi,
almeno teoricamente, più di qualche convergenza potrebbe esserci. La possibile designazione di Silvestro Petrarcone viene fuori, invece, da settori della società civile vicina alla destra cassinate.
In ogni caso il cantiere delle primarie del centrodestra è da domenica una realtà con cui FdI deve fare i conti. In Piazza Diamare il gazebo dei promotori ha raccolto 108 firme a sostegno della consultazione.
L’appuntamento si ripeterà settimanalmente nelle principali piazze del centro, delle frazioni e delle periferie.
«Buona la prima – scrivono Leone e colleghi -. Il gazebo del comitato delle primarie ha raccolto
nella sola mattinata oltre 100 sottoscrizioni a sostegno dello strumento delle Primarie per l’individuazione del miglior candidato sindaco di Cassino. Tanta curiosità da parte dei cittadini che hanno partecipato al gazebo anche contribuendo alla compilazione del questionario riguardante i punti programmatici di Cassino. I messaggi lanciati dal comitato sono stati: 1. Cassino sceglie il suo futuro; 2. Cassino sceglie il suo candidato Sindaco.
Hanno fatto un saluto al gazebo anche esponenti di Fratelli d’Italia del circolo di Cassino, che hanno augurato un percorso di partecipazione e sintesi per la futura unità del centrodestra. Il comitato ha sempre ribadito che le primarie non dividono ma uniscono e che il candidato sindaco scelto
attraverso la consultazione popolare è l’unica strada di un progetto politico credibile e vincente», scrivono i promotori nella nota inviata alla stampa. E concludono: «Il prossimo fine settimana il gazebo farà tappa a Sant’Angelo in Theodice, per poi toccare e coinvolgere tutti i quartieri della città. In settimana il comitato convocherà il commissario di Fratelli d’Italia per confrontarsi sulle linee guida per la scelta del candidato sindaco».
A proposito di schegge del centrodestra, che ancora viaggiano in direzioni divergenti, va segnalato come continui l’effetto dirompente scatenato il 18 febbraio 2019, quando 15 consiglieri comunali hanno
rassegnato le dimissioni provocando la caduta dell’Amministrazione comunale che da due anni e mezzo era guidata dal sindaco Carlo Maria D’Alessandro. Tra i firmatari tre forzisti e due leghisti, con l’ombra lunga di Mario Abbruzzese. Oggi Carlo Maria D’Alessandro resta alla finestra, pur con una grande voglia di riscatto, così come fermo al momento appare Carmine Di Mambro, noto attivista contro la mala sanità, ex consigliere comunale e comunque in sintonia con l’ex sindaco. La collocazione dell’ex presidente del Consiglio regionale sarà decisiva per chi, come i due esponenti citati, vuol stare senza esitazione dalla parte opposta. Anche se Abbruzzese confida ai suoi (per farlo sapere in giro) di essere concentrato sulla prospettiva delle elezioni europee e che, primarie o non primarie, lui comunque sarebbe intenzionato a disinteressarsi del rinnovo del consiglio comunale della città.
Come distante dalle vicende cassinati appare anche l’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli, che è abbruzzesiano per riconoscenza e, comunque, fedele inossidabile. Ovviamente sulla “disattenzione” di entrambi nessuno è disposto a scommettere un solo euro.
Avvistati inizialmente nelle vicinanze dell’opposizione consiliare, ora potrebbero tornare dalle parti del sindaco Salera il consigliere comunale Luca Fardelli ed il difensore civico regionale Marino Fardelli, entrambi con peso elettorale non trascurabile e che, quindi, saranno comunque della partita.
Ballerà da solo, a quanto pare, il civico per eccellenza: Renato De Sanctis, leader del Comitato No Acea. Dopo una fase di dialogo con il comitato primarie, De Sanctis si è allontanato alle prime avvisaglie che i partiti del centrodestra potevano essere della sua stessa partita.
Bisogna verificare se ci sarà convergenza coi Cinquestelle che potrebbero organizzare una lista per le comunali. In fin dei conti i punti di contatto fra De Sanctis e pentastellati sono diversi e c’è chi negli ambienti profila l’ipotesi di tre liste collegate ad un candidato a sindaco che, però, non dovrebbe essere il leader dei No Acea.