Si ritorna a parlare della possibilità di uno scalo aeroportuale a Latina. Il Piano Antirumore dell’Aeroporto di Ciampino è diventato pienamente operativo. Il Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso delle compagnie low cost Ryanair e Wizz Air contro le disposizioni stabilite dal decreto del ministero dell’Ambiente 345/2018 per il decremento dei voli, e quindi del rumore, affinché gli impatti dello scalo rientrassero entro i limiti previsti dalle leggi. Si stima una contrazione dei voli attorno al 30%.
Uno scenario dunque che riapre l’antica disputa su un terzo scalo aeroportuale del Lazio, limitato al low cost.
Lo scalo di Latina sembra avere tutte le carte in regola per poter accogliere il traffico charter e low cost trasferito da Ciampino e quello turistico diretto a Roma, Napoli e tutte le località turistiche tra le due grandi mete. Gli aeroporti di Fiumicino e di Ciampino d’altronde da anni presentano criticità legate all’eccessivo aumento del traffico e dell’inadeguatezza infrastrutturale. Appare evidente che i due maggiori scali del Lazio non possano da soli affrontare un traffico in sempre maggiore aumento, visto anche lo sviluppo delle linee low cost.
Un’opera di questa portata garantirebbe la valorizzazione di aree come il Mof o l’intermodale e uno sviluppo concreto con un indotto che si potrebbe ricapitalizzare sull’intero territorio risolvendo anche il problema del sovraffollamento di Ciampino. Gli interventi necessari sono minimi e richiedono tempi brevissimi. L’adeguamento della pista (lunga circa 1,8 chilometri) per un uso commerciale richiede una spesa sostenibile. Ne trarrebbe vantaggio anche il turismo locale con presenze numerose durante la stagione estiva. È da evidenziare, infatti, che nel periodo che va da maggio a ottobre si registra un consistente aumento della popolazione, che raggiunge picchi di circa 2,5 milioni di persone, dato confermato da alcune stime degli operatori turistici nonché sulla base di dati oggettivi, come i consumi di energia elettrica e di conferimento dei rifiuti.
Ultimo elemento a vantaggio di Latina, il rapido collegamento fra la stazione ferroviaria (poco distante dall’area dell’eventuale aeroporto) e Roma Termini, raggiungibile in poco più di mezz’ora anche con le linee regionali.
Dunque condizioni assolutamente favorevoli che si presentano alla luce delle difficoltà sempre più evidenti per lo scalo di Ciampino.
Sempre che la classe dirigente locale (politici ma anche imprenditori e associazioni di categoria) sia in grado di cavalcare una battaglia sacrosanta e non più rinviabile per lo sviluppo infrastrutturale ed economico dell’intero agro pontino.