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Fascia verde a Roma, dal 1 novembre sarà sempre più difficile circolare nel cuore della città

Marco Battistini
Maggio 8, 2023
Roberto Gualtieri, sindaco Roma

Mentre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha incontrato i presidenti di tutti Municipi, nelle prossime ore sulla nuova fascia verde e le telecamere in corso di installazione prenderà il via il dibattito nei ‘parlamentini’ locali.

E’ il caso di domani, martedì 9 maggio, con la convocazione del Consiglio del XV Municipio, dove sono stati invitati a spiegare il provvedimento l’assessore comunale ai Trasporti, Eugenio Patanè, e il suo collega regionale, Fabrizio Ghera, oltre ai responsabili dell’agenzia Roma Servizi per la Mobilità. Il tema è dirompente, e sui social stanno spuntano come funghi diverse pagine di cittadini contrari, come “Fermiamo la Ztl in fascia verde – Salviamo Roma” che raccoglie circa 14mila like.

Ma come funzionerà la nuova fascia verde e che territori andrà a coprire? Partiamo dalla nuova mappa: la nuova fascia verde coprirà più o meno lo stesso territorio di quella attualmente in vigore. Da un lato inserisce tre piccole nuove porzioni di territorio: una a tutela del Tevere, tra la Salaria e la Flaminia fino al Labaro, una seconda che comprende una ‘fettuccia’ di territorio tra via di Grotta Perfetta e via del Tintoretto. Ed una terza in corrispondenza del Forte Tiburtino. Viene, al contrario, stralciata dalla nuova mappa un cuneo di territorio che fino ad oggi copriva un triangolo di aree tra l’Aurelia, la via Boccea e il Gra. Lungo questo perimetro, questa la novità più importante, saranno installate 51 nuove videocamere pronte a tutelare la città dai veicoli più inquinanti, multando i trasgressori.

LE NUOVE REGOLE

Ma chi potrà circolare nella nuova fascia verde? E soprattutto: a chi sarà interdetto l’ingresso? Dal 1 novembre 2023 non potranno entrare nel nuovo perimetro, tra le 7.30 e le 20.30, le auto diesel Euro 4, e quelle sempre Diesel con codici Euro precedenti al 4. Ed ancora: saranno esclusi anche i veicoli commerciali N1, N2, N3 a gasolio Euro 4 (e categorie precedenti), tra le 7.30 e le 10.30 e tra 16.30 e le 20.30, e poi i ciclomotori e i motoveicoli Diesel Euro 3 (e categorie precedenti). La misura diventerà più impattante un anno dopo, il 1 novembre 2024. Per quella data il divieto coinvolgerà le auto a benzina Euro 3 e quelle a Diesel Euro 5, sempre tra le 7.30 e le 20.30. A queste si aggiungono anche i veicoli commerciali N1, N2, N3 a gasolio Euro 5 tra le 7.30 e le 10.30 e tra le 16.30 e le 20.30. Quest’ultimo divieto, secondo alcune stime, potrebbe interessare circa un terzo del totale parco auto circolante nella Capitale.

Il sindaco Gualtieri ha spiegato: “Siamo pienamente consapevoli che è faticoso e doloroso e che queste sono misure che hanno un impatto soprattutto sulle fasce sociali più deboli, di cui noi dobbiamo tenere conto, ma non abbiamo la libertà politica, morale e giuridica di ignorare il fatto che ridurre l’inquinamento è un obbligo di legge e che il sindaco, che ha la responsabilità di rispettare le leggi, in questo caso regionali, deve attuarle”, ha detto ancora il sindaco di Roma. Il primo cittadino ha poi aperto a possibili rivisitazioni, che però non dipendono dal Campidoglio: “Chiaramente chiediamo alla Regione, e su questo c’è la piena disponibilità del presidente Rocca, di aiutarci a studiare delle rimodulazioni che garantiscano lo stesso risultato e che abbiano un impatto meno gravoso sulle fasce sociali più deboli, e chiediamo anche al Governo, nello spirito di queste norme regionali di aiutarci ad avere degli elementi compensativi e di sostegno a chi deve rinunciare al veicolo perché troppo inquinante e deve essere messo nelle condizioni di poter avere un contributo pubblico per l’acquisto di un veicolo nuovo o per l’utilizzo di mezzi alternativi”, ha concluso Gualtieri

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