Una giornata molto particolare quella di ieri per il neo-governatore del Lazio Francesco Rocca (ancora in attesa di insediarsi all’esito delle verifiche da parte dell’ufficio elettorale regione): in mattinata ha celebrato la terza ‘Giornata nazionale del personale sanitario e sociosanitario, del personale socio-assistenziale e del volontariato’, nel pomeriggio è stato ospite della trasmissione di Radio 1 “Un giorno da pecora” per pagare pegno. Lo scorso 6 febbraio, infatti, intervistato dai conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, aveva promesso: se divento governatore del Lazio mi taglio il pizzetto. E così è stato.
Una giornata per ricordare i lavoratori della sanità
Ieri mattina, con un post sui suoi profili social, il presidente della regione Lazio ha ricordato che “Oggi è un giorno importante perché celebriamo la terza Giornata nazionale del personale sanitario e sociosanitario, del personale socio-assistenziale e del volontariato. Nata nel 2021 per dire #grazie alle straordinarie donne e uomini che, nel nostro Paese, hanno letteralmente gettato il cuore oltre l’ostacolo durante la pandemia. Io lo so bene perché ho avuto l’onore di essere al loro fianco.
Il diritto alla salute è sancito dalla nostra Costituzione”. Poi ha proseguito evidenziando come: “Adesso, nella nuova veste istituzionale, mi impegno solennemente a difendere e ridare dignità a questo patrimonio prezioso di energie nella nostra Regione, con un pensiero particolare a chi ha pagato il prezzo più alto, a chi ha perso la vita per gli altri”.
La delega alla Salute resta a Francesco Rocca?
Intervistato dal Secolo d’Italia, Francesco Rocca ha confermato inoltre che: ”In cima alla mia agenda c’è, come ho detto più volte, la sanità da riformare alla base” aggiungendo anche che sta valutando se tenere per sé la delega alla sanità: E lei intende metterci la faccia sulla sanità. In questi giorni ha detto che terrà la delega per sé: “È un’idea a cui sto lavorando. Certo, non per l’intero mandato. Vorrei dare subito un’impronta chiara nella direzione del riavvicinamento della sanità al territorio e del riequilibrio dei rapporti tra pubblico e privato. Con un’attenzione speciale alle liste d’attesa. Non avrò pace finché vedrò persone costrette in barella per giorni nei nostri Pronto Soccorso, attendendo i posti letto. Lavoreremo senza sosta per abbattere le liste d’attesa. C’è tanto da fare e tanto da “rimettere in riga”.
‘Tosato‘ a Un giorno da pecora
Ieri pomeriggio, invece, poco dopo le 14.30, era negli studio di Radio 1 ad “un giorno da pecora”. E qui c’è stata “l’esecuzione”: per radere il pizzetto del presidente è stato chiamato Filippo del Monte, del Salone di Antonio Pruno, parrucchiere della premier Giorgia Meloni.
“Sono curioso di vedere come sono senza” ha commentato non molto convinto Francesco Rocca. “Sono 25/30 anni che lo porto. Temo di non riconoscermi”. Invece poi la rasatura piace (anche perché “tra una decina di giorni è ricresciuto” si consola). “Sembri più giovane”, gli dicono i conduttori che hanno scherzato sull’età del presidente (57 anni), un po’ stranito dal fatto che il suo pizzetto è stato giudicato “vecchio” dall’hair styler.
Francesco Rocca: “Ora è contento Berlusconi”
“Hai fatto felice Berlusconi”, gli ricordano. Ed infatti il presidente di Forza Italia gli ha sempre chiesto in questa campagna elettorale di tagliarsi la barba. Il Cavaliere ha una vera e propria idiosincrasia per baffi e barba: pensa che un volto “pulito” faccia più presa sulla gente e gli elettori e trasmetta messaggi più convincenti: ha fatto tagliare la barba anche a Attilio Fontana, Matteo Salvini, e ai giocatori del suo Monza (con qualche eccezione). Con Rocca, c’ha pensato “Un giorno da pecora”.
