La giunta comunale ha dato l’ok: il nuovo stadio della Roma di Pietralata farà del bene alla città, dunque sì alla dichiarazione di pubblico interesse. E’ il sindaco Roberto Gualtieri a dare l’annuncio, e accanto a lui c’è il Ceo dell’As Roma Pietro Berardi. Si va avanti e siamo nei tempi, afferma il primo cittadino, quelli che prevedono il progetto definitivo sulla sua scrivania entro il 2023, la prima pietra nel corso del 2024 e il primo calcio d’inizio nel 2027, quando la società giallorossa compirà 100 anni.
Le criticità emerse, in particolare sul numero dei parcheggi ma anche sugli espropri di alcune particelle di terreno non pubblico, sostiene il Comune, sono superabili e saranno superate: “Una grande occasione di sviluppo – dice il sindaco – grazie agli investimenti privati”. “Una deadline sfidante. Il nostro obiettivo è essere pronti nel 2027 – commenta soddisfatto Berardi – ma la nostra è una lucida follia. I Friedkin credono nel progetto per proiettarci nell’Olimpo del calcio europeo”. I pareri emersi dalla prima conferenza dei servizi “sono molto chiari ma anche aperti e collaborativi – aggiunge il manager – il che permette a noi di accelerare sul progetto definitivo. In Italia non è comune rispettare le date. “. Dunque, lato società, avanti tutta.
STADIO DELLA ROMA – CAMPIDOGLIO: ITER SPEDITO
Ma anche il Campidoglio vuole trasmettere ottimismo. Innanzitutto sui successivi passaggi: dopo la prima conferenza dei servizi chiusa il 10 febbraio, oggi è stata approvata la delibera che dopo il passaggio nelle commissioni “andrà in Aula – spiega il sindaco – e con la sua approvazione finale si andrà nella fase del progetto esecutivo. Dalla conferenza dei servizi sono emerse delle prescrizioni sulla dotazione di parcheggi e bisogna assicurare che siano adeguati, e poi assicurare il Tpl perché si tratta di un’area importante, con Fs e metro, e la mobilità dolce con la ciclopedonale. La delibera prevede tutto – sottolinea Gualtieri – e il progetto dovrà incorporarli”.
“Sui parcheggi già abbiamo alcune risposte – aggiunge Berardi – ne stiamo parlando anche con le Ferrovie, i dettagli faranno parte del progetto definitivo. Così come abbiamo a cuore il vicino ospedale ‘Pertini'”. Col progetto definitivo in mano si potrà passare alla Conferenza dei servizi decisoria, che sarà insediata in Regione Lazio, mentre grazie alla “fase del dibattito pubblico – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia – speriamo di poter convincere anche i comitati di zona”, scettici sull’opera, che “noi così cambiamo un pezzo di Roma. Servirà non solo per i tifosi ma anche per l’assetto e la vocazione di Pietralata. Sarà una cerniera con la zona di piazza Bologna, un quartiere sportivo e ricreativo ma anche di ricerca e sviluppo con un campus della Sapienza e il Rome Technopole”.
Dieci i motivi per cui il Campidoglio, si legge nella delibera, ha dichiarato il pubblico interesse: si va dal suo essere “un rilevante volano di sviluppo economico e sociale” ma anche un’occasione “per la rigenerazione di un esteso ambito urbano degradato”, mentre le aree verdi e i parchi giochi previsti “possono diventare un nuovo spazio di aggregazione con libero accesso”.
Lo Stadio poi “realizzerà una serie di connessioni urbane pedonali e ciclabili che consentono il superamento delle attuali cesure” dovute “alla ferrovia e via dei Monti Tiburtini” e migliorerà la sicurezza della zona. Senza dimenticare che a pagare saranno i privati: l’investimento è di 528,39 milioni di euro, di cui 40 di oneri concessori che, spiega Veloccia, “dipenderanno dal progetto definitivo”. Sul quale Berardi preferisce lasciare la suspense: “Rispetto al disegno dello Stadio è molto importante dire che i Friedkin sono direttamente coinvolti: stiamo procedendo e il sindaco sarà il primo a vederlo. Stiamo lavorando con lo studio Populous – aggiunge il Ceo – che ha progettato alcuni dei migliori stadi d’Europa tra cui quello del Tottenham a Londra”.