Quell’abbraccio, quelle lacrime, quelle emozioni indelebili le custodiamo sempre nel cuore. Due amici, due fratelli, due compagni di squadra, due campioni che hanno portato l’Italia sul trono d’Europa: Roberto Mancini e Gianluca Vialli. Oggi Luca, si ritrova a lottare contro un tipo di avversario che gioca sporco e non si fa problemi ad affondare il suo ennesimo tackle: l’ex campione della Sampdoria e della Juventus è tornato a Londra per combattere la battaglia con il tumore al pancreas, con il quale duella da cinque anni. Anche la madre Teresa è volata in Inghilterra. Le condizioni si aggravano e per questo Vialli ha lasciato il ruolo di capo delegazione della Nazionale da qualche giorno. Nella “City” ora va in scena un nuovo round: il mondo del calcio e non solo tifa per lui.

Vialli, il tumore al pancreas peggiora: la commovente lettera di Antonio Cabrini
Una lettera aperta al compagno di mille battaglie alle prese con la sfida della malattia: l’ha scritta Antonio Cabrini, campione del mondo 1982 in Spagna, a Gianluca Vialli, l’ex compagno di squadra in azzurro che ieri ha annunciato la rinuncia al ruolo di capo delegazione della Nazionale «per concentrare tutte le energie» sulla sua salute. Cabrini ha affidato la sua missiva al direttore de La Provincia di Cremona, Marco Bencivenga, che ha scelto di anticiparne il testo all’ANSA. «Caro Gianluca – ha scritto Cabrini -, quando ho letto sul giornale che hai rinunciato al tuo ruolo di capo delegazione della Nazionale mi si è stretto il cuore. Conoscendo il tuo straordinario attaccamento alla Maglia Azzurra, ho capito che un simile passo da parte tua può avere un solo significato: la partita che stai giocando ti sta impegnando molto! L’avversario, quello che tu chiami “il compagno di viaggio indesiderato”, sta giocando sporco, come un difensore che affonda il tackle, non per conquistare la palla, ma per far male all’avversario. E allora io, da tuo compagno-amico, ti scrivo per farti coraggio».