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Mense scolastiche, personale in agitazione: chiesto l’intervento di Gualtieri e Frattasi

Marco Battistini
La protesta coinvolge circa 4500 lavoratori relativi all’appalto del servizio di ristorazione scolastica dei nidi capitolini, delle sezioni ponte, delle scuole dell’infanzia comunali e statali, primarie e secondarie di primo grado per gli anni 2021/2026.
Novembre 19, 2022

Proclamato lo stato di agitazione del personale delle mense scolastiche di Roma da parte dei sindacati CLAS, Ugl, Confsal, Confintesa, Cub che chiedono l’intervento del Prefetto e del Sindaco della capitale per garantire il rispetto delle norme e delle procedure vigenti in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro.
La protesta coinvolge circa 4500 lavoratori relativi all’appalto del servizio di ristorazione scolastica dei nidi capitolini, delle sezioni ponte, delle scuole dell’infanzia comunali e statali, primarie e secondarie di primo grado per gli anni 2021/2026. Sindacato CLAS, Ugl, Confsal, Confintesa, Cub hanno proclamato lo stato di agitazione del personale, come previsto dalla L.146/90 e smi, a seguito di una situazione reiterata nel corso del tempo e divenuta non più sostenibile da parte del personale, per la qualità del lavoro e del servizio offerto all’utenza.
“Le problematiche dell’appalto sono molteplici e insieme alle altre sigle sindacali abbiamo più volte chiesto l’intervento di Roma Capitale e dei suoi uffici per il ripristino delle norme e delle procedure contrattuali vigenti  – afferma il Segretario Generale di Sindacato CLAS, Davide Favero – Vogliamo che venga assicurata la salute e sicurezza sui posti di lavoro a tutto il personale impiegato nelle scuole. Non avendo ricevuto adeguate risposte in merito,
abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione delle maestranze interessate, chiedendo l’attivazione della prevista procedura di raffreddamento e conciliazione. Garantire un adeguato servizio di ristorazione scolastica non è soltanto una questione di carattere contrattuale e normativo – continua Favero – ma attiene anche alla qualità di un servizio fondamentale offerto all’utenza”.
“Le motivazioni che hanno determinato l’apertura dello stato di agitazione erano già state debitamente segnalate dal Sindacato CLAS, Ugl, Confsal, Confintesa, Cub, in una nota congiunta inviata il 20 settembre a tutte le parti interessate, ma nonostante ciò la situazione è rimasta inalterata nel tempo – afferma il dirigente Antonio Coscia di Sindacato CLAS – come il rispetto delle professionalità e dei livelli di inquadramento contrattuali, armonizzazione dei carichi di lavoro, computo dei pasti erogati, stabilizzazione di personale somministrato e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature”.
Conclude il Segretario Generale di CLAS, Davide Favero: ”Restiamo in attesa della convocazione di un incontro da parte del Prefetto e del Sindaco di Roma e di tutti i soggetti interessati, utile a dirimere la vertenza in atto, con riserva di indire uno sciopero generale delle maestranze laddove tale condizione dovesse perdurare”

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