Tra i provvedimenti principali del Collegato alla legge di stabilità della Regione Lazio ci sono i maggiori poteri attribuiti a Roma Capitale al fine di semplificare i procedimenti amministrativi in materia di governo del territorio e di pianificazione urbanistico-edilizia, oltre alle funzioni amministrative di valutazione ambientale strategica.
I PASSAGGI A ROMA CAPITALE
Tutte le varianti al Piano regolatore saranno di competenza del Comune e non sarà più necessario il pronunciamento della Regione. Il Campidoglio, con il voto favorevole dell’aula Giulio Cesare, potrà agire in piena autonomia anche per quanto riguarda gli strumenti di attuazione. A legislazione invariata, i tempi che intercorrono tra la pianificazione e l’attuazione degli interventi urbanistici verranno dimezzati. È una novità attesa da decenni non soltanto dal Comune, ma anche dalle forze economiche e produttive. Dalla rigenerazione urbana al Piano parcheggi non servirà più il doppio passaggio, per certi versi simile al bicameralismo parlamentare, ma con questo provvedimento diamo a Roma l’esclusività di decidere: tutte le grandi operazioni saranno appannaggio del Campidoglio
GUALTIERI SODDISFATTO
Per Roberto Gualtieri “si potrà lanciare una stagione di rigenerazione, recupero urbano, riqualificazione delle periferie e ricucitura di Roma in tempi più rapidi. La città dei 15 minuti così è più a portata di mano. È una legge importantissima che sblocca, accelera, semplifica in maniera rilevante in ambiti fondamentali superando confusioni e sovrapposizioni che spesso rendono lunghi e complessi dei passaggi fondamentali. Penso ad alcune procedure urbanistiche dove il doppio passaggio Regione-Comune produce tempi lunghi che non hanno ragione di esistere”. Il sindaco si è complimentato con la Regione non solo per i tempi rapidi ma anche perché “è un lavoro fatto molto bene, che ordina meglio e non solo sposta i poteri, organizza meglio l’equilibrio tra i poteri stessi e in ambiti importanti consente di realizzare. È il segno di una collaborazione istituzionale forte, la volontà di migliorare la governance ed è un lascito istituzionale strutturale. È una riforma di governance che renderà migliore la capacità di governo di Roma e della regione in ambiti importanti, migliorando la vita dei cittadini. Sarà un riassetto storico”.