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Gina Lollobrigida ruba la scena del voto politico pontino. Posti sicuri solo per i big del centrodestra, il Pd rischia di rimanere all’asciutto. Stefanelli possibile sorpresa 

Marco Battistini
Agosto 17, 2022

Ad oggi la vera sorpresa è lei. Sicuramente la candidata più nota del lotto. Gina Lollobrigida, per decenni icona del cinema italiano, si candida a 95 anni come capolista al collegio uninominale del Senato a Latina con Italia sovrana e popolare, la lista promossa da Partito comunista, Patria socialista, Azione civile, Ancora Italia e Riconquistare l’Italia. L’attrice romana ha confermato la sua scelta dichiarando di essere “stufa di sentire i politici litigare tra loro senza mai arrivare al dunque” e di aver preso questa decisione parlando con il suo avvocato, Antonio Ingroia. “Finché c’è l’energia la uso per le cose importanti, soprattutto per il mio Paese. Mi batterò perché sia il popolo a decidere, dalla sanità alla giustizia. L’Italia sta messa male, voglio fare qualcosa di buono e positivo” ha detto l’attrice. È pronta a collaborare con tutti, per il bene del Paese, ma per il momento non pensa a una campagna elettorale. Che non sarebbe la prima: l’attrice si candidò nel 1999 con la lista dei Democratici di Romano Prodi, per le elezioni europee. Ottenne in tutto circa 10 mila preferenze, non abbastanza per venire eletta. “È stata un’esperienza, nella vita si può perdere e si può vincere” ha detto la Lollobrigida. Almeno questa volta, accanto a lei, non ci sarà il suo figlioccio e segretario Andrea Piazzolla, accusato tra le altre cose di essersi appropriato in modo indebito di 130 mila euro appartenenti all’attrice.

IL QUADRO PONTINO DEI CANDIDATI DI CENTRODESTRA

Praticamente definito il quadro delle candidature dei big del centrodestra. Questa la suddivisione dei collegi maggioritari nel pontino: 1 a Fratelli d’Italia, 1 alla Lega, 1 a Forza Italia. Claudio Fazzone (Forza Italia) al Senato Latina-Frosinone, Nicola Ottaviani (Lega) a quello della Camera Terracina-Cassino. Il collegio di Latina-Aprilia, in quota Fratelli d’Italia è ancora incerto. Potrebbe concorrere la leader Giorgia Meloni, ma sono forti i rumors che danno il posto riservato a Nicola Calandrini. Claudio Durigon sarà capolista nel collegio del Senato, che racchiude le province di Frosinone, Latina Rieti, Viterbo e diversi Comuni della città metropolitana di Roma Capitale. Durigon concorrerà altresì nell’uninominale del Senato di Viterbo-Rieti.
Sia in Fratelli d’Italia che nella Lega scalpitano le donne. La legge sulle quote rosa consente alle rappresentanti del gentil sesso di avere chance maggiori nel posizionamento all’interno del listino proporzionale. In questo senso salgono vertiginosamente le quotazioni di Matilde Celentano, capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Latina, figura molto vicina a Nicola Calandrini. Salvo sorprese sarà lei la donna ad essere inserita in posizione eleggibile per la Camera dei deputati. Nutre le stesse speranze anche Giovanna Miele, responsabile dell’area nord della Lega, che confidando nei buoni rapporti con Claudio Durigon, potrebbe avere chance reali di elezione sempre a Montecitorio. Dentro Fratelli d’Italia non si escludono però altre sorprese. 

CENTROSINISTRA IN APNEA

Sondaggi alla mano basse le chance di elezione per tutti i pontini. Fuori gioco Enrico Forte e Sesa Amici, Tommaso Malandruccolo, consigliere comunale nel capoluogo sarà il candidato del centrosinistra nel collegio uninominale di Latina-Aprilia. Rita Visini è stata scelta per il collegio uninominale di Terracina-Cassino. Infine Stefano Vanzini, è stato inserito nel plurinominale 2 della Camera Lazio 2, in terza posizione dopo Matteo Orfini e Stefania Martini. Chi potrebbe approfittare della debolezza dem nel basso Lazio sono sicuramente gli esponenti locali di Azione e Italia Viva. 
Per loro c’è una prospettiva forse inaspettata di potersi giocare qualche chance per il Parlamento. Fra i calendiani appaiono lanciati Davide Zingaretti, giovane apriliano vicinissimo al leader nazionale e segretario provinciale e Oliver Tassi, responsabile del partito nel capoluogo. Non si esclude però l’inserimento di Nicoletta Zuliani nella quota proporzionale. Ma soprattutto c’è attesa per l’ingresso in campo di Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno e presidente della Provincia di Latina. Un posto in lista anche per Francesco Zicchieri, recentemente approdato nella formazione politica di Renzi. Nel M5S c’è un nome che appare più avanti degli altri, fra i papabili per un posto a Montecitorio: è Gianluca Bono, storico militante del capoluogo, candidato sindaco e consigliere comunale.

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