Se si fa presto a dire “amministriamo” alla prova dei fatti, poi, in questi tempi ad altissima produzione di selfie e pose ammiccanti assessori e sindaci che dimostrano di saper fare qualcosa si contano sulle dita di una mano. Con l’impossibilità di trovare in giro esempi di cui scrivere con una certa dose di entusiasmo. E di speranza.
Non conta l’appartenenza. Non perchè siamo di quelli che non valutano le differenze ma perchè buoni amministratore possono esserci di qualunque colore. A patto che sappiano emergere dal marasma di personaggi arrivati al “comando” in base al consenso ma poi… sotto il vestito nulla.
Chi segue Politica7 sa bene che non è il sito dell’incenso sparso a pieni mani per chiunque invii un bel comunicato (spesso scritto male). Ma a volte riconoscere passi avanti, risultati e traguardi forse costituisce, per i protagonisti, un’iniezione di fiducia. E per noi, per chi scrive e per chi legge, la conferma che qualcuno che osa, su cui fare affidamento, in giro ancora c’è…
Chi sono allora i quattro amministratori (magari anche amici tra loro, chi lo sa…) di cui vogliamo parlarvi e che, nella torrida estate del 2022, meritano una bella menzione rinfrescante?
Partiamo da un sindaco. Forse il più brillante tra i primi cittadini che operano in questo momento in provincia di Frosinone. Si tratta di Lucio Fiordaliso, sindaco di un piccolo comune, Patrica ma che dimostra di saperci fare. Ha dalla sua creatività, capacità amministrativa, lungimiranza politica e quella visione capace di portarlo spesso alla ribalta del dibattito provinciale. Ha fatto del suo paese la meta preferita degli amanti delle camminate, del trekking e dell’attività fisica in generale. Si è inventato, da zero, un meraviglioso sentiero (legandolo al passaggio di Dante) che porta tra suggestive installazioni alla vetta del monte Cacumme. Sta rivitalizzando il centro storico restituendo vita a tutta una serie di locali abbandonati. E sul territorio la sfida è quella di trasformare la zona industriale in un modello virtuoso dove convivano le esigenze delle imprese con quelle di una realtà che dal punto di vista ambientale desta sempre molte preoccupazioni. Fiordaliso è ritenuto unanimemente a livello provinciale uno di quegli amministratori emergenti in grado di fare il salto di qualità. Contribuisce ad accrescere le sue quotazioni l’ostentazione di un profilo basso contrapposto alla sorprendente qualità delle idee che è capace di mettere in campo.
Ci spostiamo a Gallinaro, regno del vivacissimo Luigi Vacana.

Sembra fare il vice di professione. Lo fa nel suo paese nella Val di Comino. Lo fa, grazie alla sua meticolosa ricerca di consenso tra gli amministratori, alla Provincia di Frosinone. Ma tutto è meno che un vice. Vacana è piuttosto un leader con il vezzo del gregariato. Vice più per pigrizia che per attributi. Di lui avevamo già scritto. Gli eventi più originali degli ultimi anni portano la sua firma. E in una comunicazione confusionaria e ruffiana dove la patente di “evento” spesso immeritatamente unita a quell’abusatissimo aggettivo “eccellente”, viene appiccicata anche a manifestazioni di scarsissima fattura, le sue iniziative brillano per originalità, eleganza, ospiti di livello e “corpo” creativo. Tra pochi giorni torna GallinaRock (5/6/7 agosto) un festival a cui Repubblica dedica pagine intere e che gode del sostegno e del patrocinio della Rai. Una kermesse che ha visto esibirsi, per un migliaio di persone stipate nella suggestiva location della Val di Comino, tutte gli artisti emergenti del panorama del rock italiano.
E’ in quel di Ceccano che conquista consensi, simpatie e… risultati Riccardo Del Brocco.

Lo fa dimostrando capacità amministrative non comuni e lavorando incessantemente alla ricerca di finanziamenti (che fino ad oggi latitavano dalle parti del comune fabraterno). La notizia dell’arrivo dei due milioni e mezzo di euro per i lavori di consolidamento idrogeologico del centro storico (quasi un record nell’elenco dei lavori finanziati tra i comuni partecipanti al bando) dimostra che quando la politica viene fatta con competenza e passione riesce anche a produrre risultati tangibili in tempi piuttosto brevi. Del Brocco ha assunto da soli due anni la guida dell’assessorato all’ambiente della cittadina fabraterna ma è in virtù della capacità progettuale e realizzativa dimostrata che sta assumendo, giorno dopo giorno, un ruolo guida all’interno della maggioranza del sindaco Roberto Caligiore.
Spostiamoci infine a Veroli. Per parlare di Francesca Cerquozzi e di come l’impronta culturale che sta dando alla sua amministrazione stia riportando il centro della cittadina agli antichi splendori.

Una ventina d’anni fa Veroli brillava per tutta una serie di iniziative che interessavano tutto il pubblico della provincia. Negli ultimi anni a parte i Fasti (e a parte la disgrazia del Covid) si era fermato un pò tutto. La Cerquozzi ha puntato al Festival della Filosofia e ha dato spazio a quello dello Sport raccontato. Incontri di spessore con protagonisti della vita pubblica italiana, scrittori, romanzieri, giganti del calcio, dell’atletica, di grandi imprese olimpiche in una serie di serate estive che hanno coinvolto un pubblico entusiasta ed appassionato. La Cerquozzi ha capito che dal ridare forza e vigore al senso di comunità parte qualunque progetto di valorizzazione e rilancio dei nostri comuni, delle loro economie e del senso di appartenenza dei cittadini. E la Cerquozzi ha capito, soprattutto, che la Cultura, che in una sfortunata circostanza un ministro ebbe a definire per dirla elegantemente “incapace di dare reddito…”, è il motore di tutto questo.