Comprensibile euforia nell’ambiente del tennis italiano, dopo la ufficializzazione della promozione di Roma a torneo di primissimo rango. Il riconoscimento dell’Atp, sebbene fosse nell’aria, ha reso più frizzante e consapevole dei propri mezzi tutto il movimento, che già pregusta la prima edizione da “quasi major” e intanto si augura che anche i risultati dei nostri più autorevoli interpreti vadano nella direzione della crescita. In verità la prima parte del 2022 ha confortato solo in parte le indicazioni dell’anno agonistico precedente. A determinare una frenata abbastanza vistosa sono stati gli infortuni di Berrettini e Sinner, con Musetti, altro talento purissimo del gruppo azzurro, costretto a saltare Roma per un problema rivelatosi meno lieve del previsto. Ora per il torneo di Halle, la rinuncia formalizzata ieri da Jannik Sinner, evidentemente non ancora sicuro di aver ritrovato la normale efficienza, garantirà proprio a Musetti un posto in tabellone. Nel frattempo il torneo di Stoccarda è arrivato alle semifinali e Matteo Berrettini non ha fallito l’obiettivo dell’ingresso nei magnifici quattro. A farne le spese è stato Lorenzo Sonego, che si era illuso in virtù di un primo set davvero ben giocato di poter sorprendere l’amico e compagno di nazionale. A partire dalla seconda frazione, il rendimento di Berrettini al servizio è cresciuto in modo esponenziale ed il match si è riequilibrato. Nell’unico game in cui Sonego ha faticato a “metter le prime”, il romano ha tirato fuori risposte aggressive e vincenti, mettendo così i piedi in campo e prendendosi l’inerzia dello scambio e con essa il break, rivelatosi poi decisivo. Copione non dissimile nel terzo set, con Matteo spietato nel cogliere l’unica fatale esitazione di Lorenzo. E così, a sfidare Oscar Otte, che nei quarti ha beneficiato del forfait dell’acciaccato Bonzi, sarà proprio Berrettini, certamente intenzionato a cogliere l’occasione di un rientro con finale. Nella parte alta, il redivivo Murray, che ha battuto Tsitsipas in due set esibendo una forma invidiabile, dovrà sfidare Kyrgios, che ha sofferto un po’ nel primo set, ma poi si è avvalso della resa anticipata di Fucsovics, colui che lo scorso anno tolse di scena in modo precoce Jannik Sinner da Wimbledon. A Nottingham è finita nei quarti la bella avventura dell’inglesina Dart, che ha vinto Il primo set ma poi ha pagato dazio alla relativa esperienza quando Alison Rjiske ha operato variazioni tattiche, imbrigliando fatalmente le trame piatte e prevedibili di Harriet. In semifinale avrà Golubic, mentre Haddad Maia e Martincova si giocheranno l’altro posto. Ennesima occasione persa per Camila Giorgi…