È arrivato fino al numero 3 del mondo, ha vinto l’Open degli Usa ed è stato finalista a Wimbledon e all’Open d’Australia. Ieri è approdato per la prima volta in semifinale a Parigi, nell’unico torneo dello Slam che finora gli aveva dato soddisfazioni relative. Marian Cilic, croato, servizio solido e colpi da fondo persino eleganti, ha forse avuto dal suo talento un po’ meno di quanto fosse lecito attendersi. All’insegna del non è mai troppo tardi, sta provando a ritagliarsi uno spicchio di gloria anche sul rosso. Non un rosso qualsiasi, quello del Roland Garros. Ad assoggettarsi alle ansie di gloria del tennista croato è stato, suo malgrado, un buon Rublev, che ha reso la vita dura a Marian, trascinandolo fino al tiebreak del quinto set, che da regolamento si gioca fino ai dieci punti. E in quest’ultimo coriandolo di un confronto durato oltre quattro ore, Cilic ha compiuto l’impresa: 10-2, verdetto inappellabile e una semifinale non proprio impossibile. Il Casper Ruud visto ieri nei quarti di finale contro il giovanissimo ma già quotato Rune non sembra fuori portata per Cilic, sebbene sul piano della continuità abbia davvero pochi rivali al mondo. È una semifinale che si annuncia all’insegna dell’equilibrio, mentre nella parte alta Nadal sembra decisamente favorito su Zverev, dopo aver sconfitto in modo piuttosto netto persino Djokovic. Si sono allineate alle semifinali, in programma oggi, anche le donne. Dopo Trevisan- Gauff, ecco Kasatkina- Swiatek. La russa, contro Kudermetova, ha tremato un po’ sotto lo striscione del traguardo, ma, complice anche un infortunio dell’avversaria, ha condotto in porto il match, garantendosi il diritto di sfidare sua maestà Iga Swiatek. La polacca contro Jessica Pegula non è stata impeccabile come in altre gare, ma ha avuto il merito di accelerare ogni qualvolta ve ne fosse realmente bisogno. Una sua sconfitta a Parigi sembra ipotesi fantascientifica, ma lo sport non è una scienza esatta è il tennis non si sottrae a questo assunto. Oggi sveleremo i nomi delle finaliste e l’Italia trattiene il fiato: Martina Trevisan può scrivere la pagina più bella della sua storia. Di fronte avrà Coco Gauff, la predestinata. Serviranno cuore, grinta e un pizzico di buona sorte. Forza, Martina, l’Italia è con te!