Il campionato di basket in corso richiama alla mente, inevitabilmente, gli anni 60/70. Allora c’erano due squadre di gran lunga superiori a tutte le altre: si chiamavano Ignis Varese e Simmenthal Milano. Vincevano tutte le gare meno quella sul campo dell’avversaria diretta e sovente lo scudetto si assegnava attraverso una gara di spareggio in campo neutro. Solo la Forst Cantù dell’ingegner Marzorati e talvolta la Reyer Venezia interferivano, non tanto per la classifica generale, ma per qualche isolato exploit, che meritava comunque titoli a nove colonne. Per Milano giocavano Kenney, Masini, Brumatti, Cerioni, per l’Ignis c’erano Raga, Flaborea, Ossola, Meneghin. Poi sulla sponda varesina arrivó Bob Morse, l’americano infallibile al tiro. Circa 50 anni dopo due squadre reclamano quello stesso ruolo, in virtù di organici che sono di gran lunga superiori a quelli delle altre contendenti. Le vittime sacrificali, pardon le semifinaliste, si chiamano Dhertona e Sassari e per nulla fedeli al ruolo che la logica imporrebbe, si sono battute con coraggio nelle prime due gare della serie. I piemontesi hanno sfiorato l’impresa in gara uno, quando solo un Belinelli extra lusso ha tirato fuori le castagne dal fuoco virtussino. Sassari ci ha provato in modo più convinto ieri sera, riuscendo a guadagnare persino 8 lunghezze di margine all’intervallo lungo. Anche stavolta però, a ripristinare le gerarchie imposte dal pronostico e dal blasone è stato soprattutto un veterano, il play spagnolo Sergio Rodriguez, ben coadiuvato dalle bocche di fuoco Hall e Shields: 51 punti in tre per i pretoriani di coach Messina, e per il quintetto di Piero Bucchi è scesa la notte. Ora si va a Tortona e a Sassari, dove le squadre di casa proveranno con tutte le loro forze ad allungare la serie. Solo sfruttando due volte il fattore campo, potrebbero poi avere la chance di gara 5, ovviamente a Bologna e a Milano. Già tutti però pregustano una finale che lo scorso anno si chiuse su un sorprendente 4/0 per Bologna, che ne aveva ancora, a differenza di una Milano distrutta dallo sforzo delle Final Four di Eurolega. Quest’anno si annuncia un maggiore equilibrio, ma i due Golia dovranno intanto rintuzzare le velleità dei due Davide. Sperando che la fionda non si riveli troppo precisa…