La storia del tennis in un quarto di finale. Domani Rafa Nadal e Novak Djokovic saranno di fronte per contendersi l’accesso in “semi”. Ben diverso il modo di guadagnarsi il visto: il serbo ha travolto Schwartzmann in tre set, concedendogli solo l’illusione di una mini fuga nel secondo (0/3).
Il maiorchino ha dovuto sudare non poco per tacitare le velleità di un sempre più convinto Aliassime. Dopo un primo set davvero deficitario, vinto facilmente dal canadese, Rafa ha trovato le sue angolazioni e i suoi colpi di straordinaria efficacia.
Quando sembrava avviato a un successo in quattro frazioni, qualche meccanismo si è di nuovo inceppato e la gara si è complicata, perché Auger Aliassime non ha avuto riguardi per il blasone, punendo ogni incertezza dello spagnolo e guadagnandosi il quinto set. Nadal ha però avuto il coraggio e l’abilità di giocare nell’unico modo possibile, in relazione alle energie rimastegli. Con un gioco fatto di uno-due perentori e di frequenti discese a rete ha destabilizzato il giovane avversario, che non si aspettava un quadro tattico stravolto. È ancora una volta ha avuto ragione, cogliendo il successo numero 109 su 112 gare giocate a Parigi.
Ciononostante partirà sfavorito contro l’eterno avversario serbo, che ha meno attitudine del “re” alla terra rossa, ma sembra in condizioni di forma largamente migliori. Ha vinto e convinto lo spagnolo che in tanti vedono come il futuro dominatore del circuito: contro Kachanov, Carlitos Alcaraz è stato spietato, un killer con la racchetta a mo’ di fucile. Come per Djokovic, anche per lui l’ottavo di finale è parso poco più di una formalità. A completare i qualificati della parte alta del tabellone uno Zverev che pur avendo vinto in tre set, ha mostrato contro Zapata Miralles qualche pausa di troppo, come si evince dal 13/11 del tiebreak del set d’apertura.
Per battere Alcaraz dovrebbe alzare, e non di poco, l’asticella del suo gioco. Tra le donne, altro squillo della nostra Martina Trevisan. La partita contro Sasnovich non è stata certamente la migliore tra quelle giocate della toscana, evidentemente un po’ contratta per l’importanza della gara. Fortuna che dall’altra parte la bielorussa abbia palesato analogo e fors’anche più rilevante terrore.
Ne è scaturito un match con tanti errori gratuiti, seconde palle tremebonde è una certa confusione tattica per entrambe. Martina è stata però bravissima nei momenti cruciali del tiebreak e nel raggiungere l’avversaria dal 3/5 del secondo set. E, finalmente sciolta per il riuscito aggancio, ha ritrovato il suo tennis (valsole 9 vittorie consecutive) proprio in chiusura di gara, in tempo per approdare ai quarti di finale. Troverà la giovanissima Laylah Fernandez, già finalista di un major e capace di battere Anisimova. Pronostico sfavorevole, ma non totalmente chiuso per la nostra tennista. Nell’altro quarto della parte alta saranno di fronte una rigenerata Sloane Stephens, che ha demolito la svizzera Teichmann e Cori Gauff, bravissima contro Elise Mertens. Oggi si completeranno i match degli ottavi: in campo Camila Giorgi contro Daria Kasatkina e Jannik Sinner contro Andrej Rublev.