Il secondo Major della stagione ha preso il via ieri sui campi del circolo parigino Roland Garros. Due settimane per stabilire se siano legittime le aspirazioni di erede al trono di Carlos Alcaraz, che ieri ha esordito liquidando Juan Ignacio Londero con moto uniformemente accelerato: 6/4, 6/2, 6/0. Le prove tecniche di regalità proseguiranno con tennisti di caratura superiore al 28enne di Cordoba, ma l’approccio è stato convincente e i due “giganti” Nadal e Djokovic sono avvisati. Il maiorchino, 13 volte vincitore a Parigi, esordirà oggi contro Jordan Thompson, con l’ansia di verificare in partita se i problemi fisici palesati a Roma contro Shapovalov siano o meno superati. Per Nole l’ostacolo del primo turno si chiama Nishioka, per un test attendibile ma non eccessivamente severo. Ha esordito vincendo in tre set il primo italiano chiamato a scendere in campo in questa edizione degli Open di Francia, Fabio Fognini. L’estroso ma poco continuo Popyrin non è avversario morbido per nessuno, ma il campione ligure è riuscito ad imbrigliarne gli estri, grazie anche a un servizio più efficiente del solito. Così per Fabio la gara si è felicemente chiusa in tre soli set, con un risparmio energetico importante in vista del secondo turno. Avrà Van de Zandschulp, che contro Kotov non è parso al top, ma che è tennista solido e capace di alzare il livello quando dall’altra parte della rete ha un avversario ostico. Sarà un bel match, quello di mercoledì. Stava per scapparci subito un’eliminazione illustre, ma le difficoltà impreviste di Aliassime sono durate due set. Fosse stato un mille, Varillas potrebbe gridare al mondo la sua impresa e invece dovrà contentarsi di raccontare si nipoti che dopo aver superato i tre turni di qualificazione, un giorno di maggio è volato due set a zero lasciando solo 4 game al numero 9 del mondo.
Poi Felix ha alzato i giri del motore e il boomerang si è abbattuto sul peruviano in modo impietoso. Non è uscito dalla buca Davidovich Fokina, per nulla aiutato dal servizio nel match di esordio contro Griekspor. Vinto agevolmente il primo set, il giovane spagnolo è finito in un tunnel di gratuiti e di scelte sciagurate. Il buon Tallon, artigiano della racchetta, tutto disciplina e sagacia tattica, ha ringraziato ed è planato ad un insperato secondo turno. Due eliminazioni clamorose sono invece arrivate tra le donne: Once Jabeur, finalista di Roma e seconda favorita dei “quotisti” ha mestamente lasciato il torneo parigino.
Ad estrometterla Magda Linette, una che non si batte da sola, brava nella circostanza a monetizzare le non infrequenti pause della tunisina. È già uscita di scena anche Garbine Muguruza. Il folletto del tennis l’ha accompagnata in un avvio trionfale, ma in vantaggio di un set e un break, l’ha lasciata sola con le sue paure e le sue ansie irrisolte. Così Kaia Kanepi, che per potenza di colpi non teme confronti, ha aggredito da fondo e si è presa un match che sembrava per lei destinato ad amaro epilogo. Buona la prima per Zverev, Dimitrov e Isner. Oggi in campo due italiani “ripescati”, Agamenone e Giannessi, e tra le donne Martina Trevisan, fresca regina di Rabat. Se batte Dart, per lei c’è proprio Linette.
