Non solo il termovalorizzatore. Per Gualtieri c’è anche la grana della Multiservizi, società comunale con circa 4.000 dipendenti. Questa società si occupa delle prestazioni integrative nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali, come pure di manutenzione del verde e di trasporto scolastico. Fra due mesi scadrà l’ultima proroga e il Campidoglio dovrà decidere cosa fare. La Raggi aveva immaginato un percorso misto pubblico privato. Una linea che non piaceva ai sindacati che invece chiedevano di mantenere tutto ‘in house’. Lo scontro ha portato al ‘blocco’ della delibera.
C’era stato anche un tentativo di costituire una società ex novo, la NewCo. Ma a stoppare il percorso è stata la bocciatura del Consiglio di Stato. A cui fatto seguito la scelta della Multiservizi di impugnare gli atti davanti alla Corte di giustizia europea.
IL FRONTE SINDACALE SFIDA GUALTIERI
I sindacati Cgil Roma e Lazio, Fisascat CISL e Uiltrasporti hanno lanciato nuovamente l’allarme. All’appello mancano oltre 400 milioni di euro, necessari per risanare l’azienda. E per pagare gli stipendi ai lavoratori. Ma soprattutto, si attende una scelta chiara. Gualtieri per il momento sembra voler temporeggiare. Ma dal Campidoglio si farebbe intendere come sia necessario far entrare un privato nella gestione dei servizi. “Appare incomprensibile, se non surreale – denuncia Natale di Cola, segretario Cgil di Roma e Lazio – che le forze politiche che oggi governano la città sono le stesse che, nella precedente legislatura, si sono schierate al fianco dei lavoratori. Condividendone motivazioni ed obiettivi e affermando che il servizio essenziale svolto, ausiliario a quello educativo, non poteva essere lasciato al mercato. Che avrebbe badato al profitto e non alla tutela del lavoro e di un servizio alla cittadinanza”.
Tra sindacati e amministrazione Gualtieri si prevede dunque un confronto serrato, che nelle prossime settimane entrerà nel vivo. Ovvero proprio a ridosso della scadenza della proroga con la Multiservizi.