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Roma, inceneritore tema ‘caldo’. Gualtieri strappa l’apertura della Lombardi e ‘sperimenta’ la sinergia Acea-Ama

Marco Battistini
Si è tenuto in mattinata un incontro fra il sindaco di Gualtieri e l’assessora regionale alla Transizione ecologica Roberta Lombardi. Con il sindaco di Roma “ci siamo confrontati nel merito, entrambi non abbiamo pregiudizi sulle tecnologie”
Maggio 4, 2022
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I cassonetti stracolmi di rifiuti

La norma varata dal Cdm all’interno del Dl Aiuti, che crea le condizioni per avviare l’iter per la realizzazione di un termovalorizzatore a Roma, divide le forze di governo. Il M5s non ha partecipato al voto per protesta contro il passaggio del testo che conferisce al commissario straordinario per il Giubileo del 2025, ovvero il sindaco Roberto Gualtieri, “le competenze assegnate alle regioni” in materia di rifiuti.

Nello specifico il testo prevede che il Commissario predisponga e adotti il piano di gestione dei rifiuti di Roma Capitale e dispone che possa approvare “i progetti di nuovi impianti”, ne “assicuri la realizzazione e autorizza le modifiche” di quelli esistenti. Il sindaco riceve anche la facoltà di nominare, di concerto con il governo e la Regione Lazio, dei sub commissari in materia.

Un passaggio normativo, già ipotizzato nelle scorse settimane, che ora renderebbe possibile andare in deroga al piano regionale rifiuti del Lazio, che non prevede un termovalorizzatore tra gli impianti del territorio dell’area metropolitana cittadina. Anche perché il M5s, che in Regione è in giunta assieme al governatore Nicola Zingaretti, favorevole all’operazione, non voterebbe una modifica del piano nel parlamentino regionale. Cosi’ invece, grazie ai poteri commissariali, il sindaco potra’ portare avanti l’opera, su cui in Campidoglio trova un sostegno trasversale anche da parte di opposizioni come Lega e lista Calenda

Negli ultimi giorni più volte l’ex premier e leader 5s Giuseppe Conte si è schierato contro l’ipotesi dell’inceneritore. Mentre il ministro pentastellato Stefano Patuanelli ha commentato: “E’ sbagliato sporcare le idee politiche del Movimento con norme sugli inceneritori, che nulla hanno a che spartire con un decreto aiuti per famiglie e imprese. Per questo motivo abbiamo deciso di non partecipare al voto”.

E ancora: “Abbiamo chiesto che questi nuovi impianti, in linea con la normativa europea, fossero di nuova tecnologia, dunque eco-sostenibili, non inceneritori. Abbiamo proposto di stralciare quella norma, di inserirla in un altro decreto, di aggiustarla. Tutto questo ci e’ stato negato”. Il gruppo M5s in Campidoglio, dove siede l’ex sindaca Virginia Raggi, esprime invece “sconcerto e disapprovazione per la decisione del consiglio dei Ministri”.

LOMBARDI-GUALTIERI: DIALOGO APERTO

Si è tenuto in mattinata un incontro fra il sindaco di Gualtieri e l’assessora regionale alla Transizione ecologica Roberta Lombardi. Con il sindaco di Roma “ci siamo confrontati nel merito, entrambi non abbiamo pregiudizi sulle tecnologie. Gli ho chiesto, e ho ottenuto una apertura in tal senso, di confrontarci tecnicamente sulle migliori pratiche per andare a recuperare quanta più materia possibile e poi all’esito di questo piano vedere cosa ne esce”. Questa la dichiarazione dell’assessora M5S alla Transizione Ecologica in Regione Lazio Roberta Lombardi, rilasciata al termine del colloquio.

Il mancato voto del M5S in Cdm “era una cosa assolutamente concordata, per noi non era giusto inserire in un provvedimento rivolto alle famiglie un tema come quello dei super poteri al sindaco di Roma che non era stato trattato prima a livello politico, quindi una questione poco corretta come atteggiamento nei nostri confronti. Si è chiesto di poterlo espungere per aprire una riflessione, questo non è stato possibile”.

Sul tema dell’ecologia si può incrinare il rapporto con il Pd? “Dipende da quanta onestà intellettuale c’è nei reciproci rapporti, vediamo nei prossimi mesi cosa succederà. Il tema dell’ecologia non è un tema nostro ma mondiale, di cui tutte le forze politiche devono prendere consapevolezza”, risponde Lombardi

IL SINDACO TIRA DRITTO

Il Campidoglio da settimane ha rotto gli indugi e lavora ad un termovalorizzatore di proprietà pubblica da 600 mila tonnellate annue. La localizzazione e’ ancora da definire, fonti ipotizzano nella zona di Santa Palomba, estrema periferia in zona Sud, gia’ interessata da progetti per un Tmb. Da mettere a punto anche l’assetto societario, Gualtieri punta ad un impianto di proprietà pubblica che realizzando introiti dalla produzione di energia consenta di ridurre la Tari del 20%. Potrebbero essere coinvolte nel progetto Acea ed Ama.

Attualmente il fragile ciclo dei rifiuti di Roma dispone di appena tre impianti Tmb ed utilizza il termovalorizzatore di San Vittore nel Lazio, di proprietà di Acea, per il resto conferisce scarti di lavorazione in diversi impianti sparsi per l’Italia. Un ciclo non autosufficiente che ad ogni criticità in un solo degli impianti fa rischiare l’emergenza, come accade regolarmente da anni. Gualtieri ringrazia il governo ed il premier Mario Draghi. “Sono soddisfatto per la norma approvata dal consiglio dei ministri che mette Roma nelle condizioni di risolvere strutturalmente il problema dei rifiuti ed essere protagonista delle sfide dell’economia circolare e ringrazio, per questo, il governo e il presidente del Consiglio“.  

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