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Pronto Soccorso in tilt, ambulanze bloccate e lunghe attese per i pazienti

Marco Battistini
Nella mattinata del 27 aprile, sono stati circa 23 i pazienti in attesa di cure al policlinico Casilino, 15 all’Umberto I, 13 a Tor Vergata, 12 al Pertini e 11 al Sant’Andrea
Aprile 28, 2022

Pronto Soccorso in tilt nella capitale. Gli ultimi due giorni sono stati caratterizzati da una nuova emergenza di carattere sanitario. Mezzi bloccati fuori dagli ospedali perché i Pronto Soccorso dei plessi della capitale erano pieni.

Nella mattinata del 27 aprile, sono stati circa 23 i pazienti in attesa di cure al policlinico Casilino, 15 all’Umberto I, 13 a Tor Vergata, 12 al Pertini e 11 al Sant’Andrea. L’allarme era scattato martedì con oltre 50 le ambulanze segnalate con pazienti a bordo in attesa di ricovero. La denuncia è arrivata dal sindacato Nursind.

“L’ennesima giornata di passione per gli operatori del 118 – hanno evidenziato dal sindacato- oltre 50 mezzi contemporaneamente bloccati nei pronto soccorso della Capitale in attesa della restituzione della barella o addirittura con il paziente a bordo. Disagi e possibili criticità per il 118 segnalati anche a Latina e provincia. Non è questa la sanità che vogliamo”.

Durante la mattinata di martedì si è arrivati ad avere anche 60 mezzi bloccati. La situazione peggiore il 26 aprile si è registrata al Sant’Andrea con 10 ambulanze fuori, 7 invece erano in attesa all’Umberto I, al Gemelli, al Pertini e San Giovanni. Le ragioni sarebbero legate alle dimissioni ritardate a causa del ponte festivo del 25 aprile. Il motivo, spiegano fonti sanitari, potrebbe essere legato alle tante dimissioni in coda e ritardate a causa delle feste. Parecchi pazienti avrebbero così atteso il rientro dei medici dal breve periodo di ferie. 

L’ALLARME LANCIATO DA PALOZZI

La vicenda delle ambulanze bloccate davanti ai Pronto Soccorso, peraltro non nuova, è stata ripresa anche dal consigliere regionale del Lazio, Adriano Palozzi. “Apprendiamo con grande preoccupazione ed estrema attenzione il monito del Nursind che ha denunciato affollamenti e disagi nei pronto soccorso della Capitale e dell’area metropolitana – ha dichiarato Palozzi– un quadro preoccupante, quello delineato dal sindacato degli infermieri, che purtroppo non ci sorprende e che auspichiamo non venga sottovalutato dall’assessore regionale Alessio D’Amato e dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. D’Amato e Zingaretti che, sinceramente, devono fare molto di più per ridurre le criticità negli ospedali e nei ps, per contrastare la desertificazione sanitaria e per implementare la sanità territoriale e di prossimità.

Il tempo degli annunci, dunque, è finito: la Regione Lazio si rimbocchi le maniche e lavori con maggior concretezza e rapidità, anche sfruttando i fondi del Pnrr, al fine di assicurare una sanità realmente a misura di cittadino”. Il caso potrebbe avere ulteriori strascichi alla Pisana. Si preannuncia un confronto serrato fra l’opposizione e l’amministrazione Zingaretti.

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