La svolta è arrivata proprio nel giorno dell’assemblea straordinaria sui rifiuti, uno dei temi più sentiti dai romani.
“Con l’obiettivo ambizioso di zero discariche a Roma abbiamo deciso di realizzare un termovalorizzatore a controllo pubblico con le migliori competenze industriali – ha dichiarato Gualtieri in apertura del suo intervento in aula- dobbiamo dotarci di impianti necessari per la quota di rifiuti indifferenziati residua anche una volta potenziata la differenziata. Il modello che intendiamo seguire è quello degli impianti di valorizzazione energetica dei rifiuti e di superamento delle discariche. Un termovalorizzatore a controllo pubblico con le migliori tecnologie e sinergie con aziende”, ha aggiunto il sindaco spiegando la decisione di avere “di un impianto di termovalorizzazione da 600 mila tonnellate annue che ci consenta di chiudere il Tmb di Rocca Cencia e di abbattere del 90% l’attuale fabbisogno di discariche. Un tipo di impianto che avrà un impatto ambientale sostanzialmente nullo”.
IMPIANTO A SANTA PALOMBA: AVANZA ACEA, SINERGIA CON AMA
“L’impianto sarà realizzato in 4 anni all’interno della città Metropolitana sul modello di quelli di Bolzano e Copenaghen. Lo farà Acea e il costo sarà di almeno 150 milioni di euro”. Gualtieri ha così sentenziato in merito a tempi e modalità di realizzazione dell’impianto. Quanto al luogo tutto va nella direzione di Santa Palomba. Si tratta della frazione situata all’estrema periferia sud di Roma al confine con il Comune di Pomezia e con i Castelli Romani, a cominciare da Albano. A Santa Palomba la stessa Ama voleva già realizzare un grande impianto Tmb.

E proprio Ama diventa il capitolo più urgente per l’amministrazione Gualtieri. Il sindaco in un punto stampa in Campidoglio ha annunciato che “il 22 aprile (domani, ndr) si insedia il nuovo direttore generale di Ama e successivamente in tempi brevi si passerà dall’amministratore unico al consiglio d’amministrazione”. Come è noto da pochi giorni per il ruolo di direttore generale è stato designato Andrea Bossola, ex manager di Acea. L’ipotesi della fusione societaria fra Ama e Acea sembra una via praticabile. La strategia di Gualtieri sarebbe quella che punterebbe ad una fusione graduale, imboccando la strada di una prima ripartizione delle attività tra Ama e Acea. Alla prima andrebbe affidata la raccolta dalla pulizia delle strade ai cassonetti, alla seconda lo smaltimento nelle sue varie fasi. Se la raccolta venisse fatta in modo più efficiente, anche lo smaltimento costerebbe di meno alle casse pubbliche.

Questa nuova collaborazione è già stata avviata, intanto facendo sedere allo stesso tavolo i manager delle due municipalizzate. E potrebbe rafforzare stabilmente l’assetto impiantistico della capitale anche grazie alle risorse del Pnrr.
LA RIDUZIONE DELLA TARI E ALTRI RISPARMI
Gualtieri ha elencato i vantaggi della scelta del termovalorizzatore. “Il nuovo impianto e l’insieme del nostro piano determineranno una riduzione delle emissioni di ben il 44%, con un -15% per le emissioni su attività di trasporto, -18% sull’impiantistica e -99% sulle emissioni da discarica”, ha spiegato. “Inoltre, sarà possibile produrre il fabbisogno di energia elettrica di 150.000 famiglie l’anno e risparmiare il gas utilizzato da 60.000 famiglie l’anno, con un contributo molto significativo anche per politiche di contrasto della povertà energetica e al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni e di maggiore autonomia dell’Italia – ha spiegato -. La completa chiusura e autonomia del ciclo dei rifiuti consentirà inoltre un vero e proprio abbattimento dei costi del trattamento, che ci consentirà di ridurre la Tari di almeno il 20% e di potenziare in misura significativa le attività di raccolta e di pulizia della città”, ha concluso il sindaco nel suo intervento.
LE REAZIONI
Immediate le reazioni. Quasi tutte positive. Tra le poche eccezioni la Cgil romana. “Gli inceneritori nel Lazio non sono previsti dal piano regionale -ha detto Natale di Cola della Cgil- per noi è una scelta inaccettabile già c’è la quarta linea di San Vittore che non era necessaria. Ci vorranno almeno 5 anni per farlo quando l’Europa ci impone la dismissione, non sono impianti finanziati dalla Ue, non sono ecocompatibili. Inoltre non saremo stimolati a fare differenziata. Incenerire e un’idea di destra”. Dall’aula Giulio Cesare plaude la Lista Calenda. “Il sindaco Gualtieri finalmente recepisce la nostra battaglia sui termovalorizzatori. Per noi della lista Calenda e’ una vittoria politica che ha un grande significato perche’ e’ una scelta fatta nell’interesse della citta’ e per affrontare al meglio il Giubileo del 2025 e la candidatura a Expo 2030. Ora pero’, la Regione sia conseguente e cambi sin da subito il piano che non prevede termovalorizzatori”. Ad affermarlo i consiglieri capitolini della Lista Civica Calenda Flavia De Gregorio, Francesco Carpano e Dario Nanni. “Una posizione da apprezzare”, ha dichiarato Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio.
“In questi anni abbiamo sempre sostenuto la necessità di raggiungere l’autonomia della capitale nella gestione del proprio sistema dei rifiuti -ha aggiunto Valeriani– un apprezzamento, quindi, che riguarda anche la decisione di realizzare impianti pubblici, assicurando maggiori controlli per garantire la tutela dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente”.

Più al veleno le reazioni del centrodestra capitolino. Polemico con i commenti a distanza il consigliere di Fi-Udc Marco Di Stefano che chiede “un sussulto alla Giunta Gualtieri in tema di pulizia e di decoro, ricordando che sperperiamo 100milioni l’anno per incolonnare tir che portano i rifiuti a smaltire fuori dalla città, a fronte della Tari più alta d’Italia”. La capogruppo della Lega Simonetta Matone ammette che quella dei rifiuti “è un’eredità pesantissima per Gualtieri, frutto dell’immobilismo del passato e della visione ideologica passata e della Regione Lazio. C’è stato un ‘no’ del presidente Zingaretti ai termovalorizzatori e anche se si vuole cambiare passo, non c’è stato ancora quel cambiamento rivendicato da Gualtieri perché, per la gioia degli utenti Fb, ho fotografato cumuli di mondezza”. Sempre dalla Lega Alfredo Becchetti dà parere positivo seppur provocatorio. “Gualtieri sor tentenna, si sveglia e da ragione a Lega -ha affermato il coordinatore romano della Lega-quello che va dicendo la Lega da anni. Eccolo qua, il ‘sor tentenna’ del Campidoglio, che in campagna elettorale diceva una cosa, per poi cambiare idea quando si è accorto di aver preso una cantonata”. Infine Andrea De Priamo, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia: “Gualtieri folgorato sulla via di Calenda. Con un solo annuncio si mette in contraddizione col suo programma. Un partito che si chiama Democratico dovrebbe sentire molto forte il vincolo con i propri elettori e le le linee programmatiche non parlavano di termovalorizzatori a Roma“.