Un ‘super comitato’ per Roma Expo 2030. Avrà il compito di promuovere, organizzare e predisporre la candidatura di Roma a ospitare l’Expo 2030, attuando le iniziative necessarie in termini di rappresentanza e promozione del progetto.
Sarà formato da Roma Capitale, dalla presidenza del Consiglio dei Ministri, ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Regione Lazio, Città metropolitana di Roma Capitale, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Roma.
Questi in sintesi i punti salienti della delibera di giunta sulla costituzione del comitato promotore che dovrà essere sottoposto al vaglio dell’Assemblea capitolina.
MASSOLO E SCOGNAMIGLIO AL VERTICE DEL COMITATO
Il presidente del comitato e il direttore generale sono nominati dai promotori su proposta del sindaco di Roma Capitale in sede di atto costitutivo, per l’intera durata dello stesso comitato. I ruoli saranno ricoperti rispettivamente, come nella fase iniziale della candidatura, dall’ambasciatore Giampiero Massolo e da Giuseppe Scognamiglio.
Per sostenere la candidatura, il governo ha stanziato in legge di bilancio 15 milioni di euro, su due anni. Roma Capitale, Regione Lazio, Città metropolitana di Roma Capitale e Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Roma metteranno a disposizione 1 milione di euro ciascuno. Altri fondi potranno essere reperiti tramite sponsorizzazioni e fundraising.
PROPOSTA DI STATUTO
Insieme alla costituzione del comitato promotore nella delibera si fa riferimento allo Statuto. Quali organi del comitato vengono individuati: l’assemblea dei promotori; il consiglio direttivo; il presidente; il vicepresidente vicario; il vicepresidente; il direttore generale. L’assemblea del comitato nomina il presidente, il vice presidente vicario, il vice presidente e il direttore generale.
Sono componenti del consiglio Direttivo: il presidente del comitato, che presiede il consiglio; il sindaco di Roma Capitale, il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri con le funzioni di segretario del consiglio medesimo, il presidente della Regione Lazio, il sindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale, il presidente della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Roma, il vice presidente vicario del comitato, il vice presidente del comitato, il direttore generale del comitato e, inoltre, fino a due ulteriori consiglieri eletti dall’Assemblea.