Le tante, troppe interruzioni idriche di queste settimane hanno indotto Codici (Centro per i diritti del cittadino) a scrivere al Prefetto, al sindaco di Latina ed al presidente della Provincia per denunciare lo stato di rabbia dei tanti cittadini che stanno segnalando le difficoltà provocate dalle problematiche del flusso idrico.
Vale la pena di ricordare come la dispersione idrica veda il pontino fanalino di coda nazionale con il 70,1% di Latina, mentre a Roma si è appena al 32,9%, con una media nel Lazio del 36,1% per i capoluoghi e del 49,7% per le province.
BOTTONI ALL’ATTACCO
Al Prefetto è stata chiesta l’immediata convocazione di un tavolo per discutere la problematica e trovare le soluzioni migliori per salvaguardare la salute ed i diritti dei cittadini ed all’azienda che voglia rivedere la sua politica di interruzione del flusso idrico ai casi di sola effettiva e somma urgenza mentre al sindaco di Latina nonché all’Egato 4 si chiede di vigilare “affinché gli interventi di Acqualatina siano solo e soltanto quelli rispondenti a reali ed imprescindibili e non rinviabili necessità e che essi siano limitati il più possibile nel tempo, al fine di tutelare la salute dei propri cittadini, ma anche dei turisti che li stanno visitando, nonché l’economia delle attività commerciali ed artigianali costrette a chiudere durante l’assenza del flusso idrico”.
“Le sospensioni – sottolinea il responsabile provinciale Codici Antonio Bottoni – si stanno ripetendo con una frequenza ormai intollerabile, soprattutto nell’attuale periodo dell’anno in cui si stanno registrando le temperature più torride e persino quando sia le autorità sanitarie che quelle governative raccomandano di bere molto e di rinfrescarsi frequentemente. Senza contare le attività commerciali o artigianali che sono costrette a chiudere a causa della mancanza di acqua. Difficoltà che possono persino mettere a rischio la salute dei soggetti più deboli quali anziani, bambini e persone portatrici di handicap”. Nella nota Codici evidenzia che “ormai non è più credibile far passare per improvvise le interruzioni, in quanto la situazione delle dispersioni è ben nota sin da prima che Acqualatina assumesse la gestione del Servizio idrico integrato, cioè oltre venti anni fa, anche perché le perdite idriche di rete restano ancora oltre il 70%”.