In arrivo un aiuto provvidenziale dalla Regione Lazio al Comune di Latina. Dalla variazione di bilancio che ha ricevuto parere favorevole in commissione e che si appresta ad essere votata in aula (settimana prossima) arriva una dote di 1.000.000 della voce di spesa di parte corrente concernente il concorso finanziario regionale per i servizi di trasporto pubblico locale riguardanti proprio il Comune capoluogo. Un sostegno che sarà fondamentale per rendere funzionante un servizio alle prese con difficoltà di ordine strutturale e logistico. Un successo dell’azione del centrodestra al governo della Regione ed in particolare del gruppo di Fratelli d’Italia, particolarmente attento a redistribuire sui territori le risorse per un servizio pubblico di fondamentale importanza.
L’assessore ai Trasporti della Regione Lazio, Fabrizio Ghera, ha confermato che il costo dei biglietti e degli abbonamenti del trasporto pubblico locale nel Lazio non aumenterà. “La precedente giunta regionale aveva stabilito che dal primo agosto scattasse l’aumento del biglietto. Con il presidente Rocca, però, abbiamo pensato che non sia giusto intervenire da subito senza avere ragionato e valutato, eventualmente, soluzioni diverse. Stiamo cercando soluzioni diverse sia nel bilancio regionale che nel nuovo riparto del fondo nazionale trasporti, per evitare l’aumento”.
BILANCIO, SITUAZIONE DRAMMATICA
La votazione in commissione Bilancio, che ha deciso a maggioranza il rinvio dell’articolato, con i 7 emendamenti e i 4 subemendamenti, al Consiglio, è stata preceduta da un dibattito tra maggioranza e opposizione, in seno alla commissione, sulle parole dell’assessore al bilancio Giancarlo Righini, che aveva definito “drammatica” la situazione del bilancio regionale quale potrebbe determinarsi all’esito delle interlocuzioni in corso con gli altri livelli istituzionali, con riferimento in particolare al giudizio di parifica del 2021 e 2022 che deve intervenire da parte della Corte dei conti e al tavolo con il Mef sul disavanzo sanitario.
Righini ha avuto modo di sottolineare la sua volontà di affrontare la situazione di bilancio “nell’oggettività dei dati che si profileranno nei prossimi giorni, senza alcuna volontà di scaricare le responsabilità sui suoi predecessori, che peraltro ben conoscono le situazioni di cui si parla”. Per Rocca le variazioni al Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2023-2025 sono il primo vero scoglio della consiliatura. Presentando quanto fatto nei primi cento giorni della sua giunta, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, non aveva nascosto i timori sui conti in rosso: “Abbiamo ereditato un debito regionale di 22,3 miliardi di euro e un disavanzo della sanità di 218 milioni di euro al 31 dicembre 2022; con una proiezione sul 2023 di 738 milioni di euro”. Numeri, soprattutto quelli sulla sanità, che profilerebbero un nuovo ricorso al commissariamento.
PNRR, ENTI IN RITARDO
Comuni, province e regioni non sono pronti sul Pnrr. La maggior parte degli enti italiani che gestisce il trasporto pubblico locale (83%), sulla pianificazione dichiara inadeguato il proprio personale (+17,2 rispetto al 2018). Per il 26% di questi (+18,6 rispetto al 2018), è carente sia per quantità che per competenze. Motivo per cui il 51,9% degli enti ricorre a consulenze esterne, che deve pagare. Questo è il quadro complessivo che emerge dallo studio di federMobilità, l’associazione che riunisce le amministrazioni responsabili del governo della mobilità, presentato oggi a Roma in collaborazione con Isfort. L’indagine prende in esame un campione di 130 enti: riguardo le competenze relative alle diverse funzioni di governance, tra il 2018 e il 2023, è cresciuta la quota per le attività di affidamento dei servizi, 55,8% (+12,9 sul 2018).
L’attività di pianificazione ha la percentuale più elevata con l’81,4% (ma solo +1,6% sul 2018). La gestione dei contratti di servizio raggiunge il 66,9% (+3,1% sul 2018). Ma è ancora poco. Il numero medio di risorse umane impegnato con qualche competenza è di poco superiore all’unità: 1,15, di cui 0,41 è il personale esclusivamente dedicato alla funzione e 0,74 quello plurifunzionale. A rendere più complesse le cose, le indicazioni sempre più stringenti dell’Art, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, con norme e delibere che vanno nella giusta direzione ma che non sempre sono perseguibili e attuabili da tutti gli enti: il 40% ha dichiarato infatti di non avere competenze adeguate rispetto alle nuove funzioni prefigurate dal suo quadro regolatorio.