Prima le regionali, poi i Comuni. Nel centrodestra si è aperto il dibattito sui tempi e i modi delle scelte per le amministrative del 2023. Per adesso però non solo la quadra è lontana, ma iniziano ad affacciarsi i problemi cronici di una coalizione che sul piano locale fatica a stare in piedi. Mentre Fratelli d’Italia non sembra avere particolare fretta, privilegiando in questa fase il tema delle regionali, da Forza Italia vengono lanciati i primi avvertimenti. Gli azzurri vorrebbero che la scelta del candidato sindaco di Latina avvenisse in tempi rapidi: entro un mese circa. Una condizione che appare però difficile da accettare. La priorità delle imminenti elezioni nel Lazio impone un’altra agenda politica, quella legata alla proposta di un rilancio del territorio pontino su scala regionale. Un candidato governatore espressione di Fratelli d’Italia renderà ancora più centrale il partito che a livello locale ha come principali punti di riferimento Nicola Procaccini, Nicola Calandrini ed Enrico Tiero. Nessuno dei tre è disposto a concedere sconti a Claudio Fazzone. Soprattutto in una fase come quella attuale, caratterizzata da un’espansione di FdI anche in chiave pontina. Più marginale per il momento il ruolo della Lega, che ad ogni modo non sembra in grado di porre veti o lanciare diktat in vista dell’appuntamento amministrativo.
L’OPZIONE CIVICA
Se dovesse persistere una situazione di sostanziale stallo nel centrodestra, tornerebbe a riaffacciarsi l’ipotesi di una terza scelta, orientata su un profilo civico moderato. Sullo sfondo intanto si fa spazio la figura del figlio Fausto, big di Unindustria a livello regionale. Una personalità che avrebbe tutte le carte in regola per ambire alla successione di Coletta. Attorno ai palazzi della politica latinense sono sempre più insistenti i rumors secondo cui il padre, l’ex deputato Vincenzo Bianchi, possa sostenere in prima linea la corsa del figlio Fausto. Solo il tempo ci dirà se l’ipotesi si rivelerà fondata.La carriera politica di Vincenzo Bianchi è stata caratterizzata da un’adesione coerente ai principi liberali che nel 1994, anno della sua elezione alla Camera dei deputati coincidevano con i valori di Forza Italia. Parlamentare per due legislature Bianchi ha poi continuato la sua attività politica amministrativa al Comune di Latina, ricoprendo prima il ruolo di vicesindaco (prima amministrazione Zaccheo) e poi di presidente della società Latina Ambiente. Uscito di scena con la fine di quest’ultima esperienza, Bianchi è rimasto nelle retrovie, cambiando però la collocazione politica. Già nel 2016 è noto il suo sostegno al candidato sindaco Nicola Calandrini e la vicinanza a Giorgia Meloni. Durante l’ultima campagna elettorale il cambio di campo a sorpresa. Bianchi ha infatti deciso di appoggiare Damiano Coletta ed i suoi voti hanno finito per pesare. Un capitolo che ormai appartiene al passato. Gli steccati tradizionali sono ormai superati. Soprattutto nel capoluogo pontino. E Bianchi sembra voler interpretare questo disagio con lo scopo di avviare un nuovo percorso che metta insieme le forze produttive al servizio della città, attraverso la sua associazione Latina Futura.
LA SOLUZIONE ROSA
In realtà chi è già visibilmente in campo è un’altra figura civica, ben nota alle segreterie provinciali dei tre partiti di centrodestra. Si tratta di Annalisa Muzio, che firmando le dimissioni dal notaio Coppola ha di fatto compiuto una scelta di campo netta: quella della coalizione di centrodestra. Il gesto apprezzato dai vertici locali la mette in buona posizione in vista delle trattative per il candidato sindaco. Soprattutto per Forza Italia sarebbe un’opzione praticabile. Fazzone vuole un sindaco politico possibilmente di FI, ma sapendo di non poterla spuntare, accetterebbe di buon grado l’avvocato latinense, peraltro eletta un anno fa in Provincia sotto il simbolo azzurro. La linea tracciata dalla Muzio è da tempo in sintonia con quella del senatore di Fondi. Per la scelta di Stefanelli alla guida dell’ente di via Costa ha dato un contributo importante. Un atteggiamento propositivo da parte dell’avvocato Muzio nato e maturato anche dalla conoscenza e dall’apprezzamento per l’operato di Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno.
Ma la Muzio può fare leva sulla provenienza della sua squadra, sostanzialmente di destra. A partire dal coordinatore di Fare Latina, quel Fabio Bianchi che è stato l’ultimo presidente provinciale di Alleanza Nazionale, prima dello scioglimento nel Pdl. Quest’ultimo rappresenta un elemento chiave nella possibile scalata della Muzio verso la guida di piazza del Popolo. Ad ogni modo tutto il percorso professionale e politico collocano la Muzio tra le legittime pretendenti al ‘trono’. L’avvocato ha maturato una serie di esperienze significative in società strutturate di primaria importanza come l’ufficio legale di Abbott spa, pur mantenendo un filo diretto con la specializzazione e l’aggiornamento professionale. Di quegli anni sono i master in diversi atenei italiani tra i quali l’Università “La Sapienza” di Roma e l’Università di Siena, oltre alla frequentazione di seminari e corsi di alta formazione sia presso i medesimi atenei che all’interno di associazioni datoriali quali Confindustria e Confcommercio.Per quest’ultima, dal 2020, ricopre la carica di sub commissario con delega ai rapporti con il Comune di Latina. Attivissima nel sociale e nell’associazionismo, è stata elemento fondante del Centro Studi Legalia, della Consulta dei Borghi, dell’Osservatorio per lo sport ed il turismo sportivo e dell’Associazione culturale “Minerva”, di cui ricopre la carica di presidente. Con tali associazioni ha dato vita a progetti di largo respiro nel terzo settore e in ambito culturale.
Nel 2021 ha fondato e presiede l’associazione “Fare Latina” che ha come scopo quello di migliorare le condizioni sociali e del territorio attraverso progetti culturali, sociali e civili. Ed ora proprio con questa sigla si è candidata alla carica di primo cittadino di Latina.
Se i partiti del centrodestra non troveranno un minimo di denominatore comune da qui a novembre, aumenteranno le chance di chi è di fatto già in campo. Un film d’altronde già visto nelle recenti amministrative del 2021.