Come preannunciato l’ondata di maltempo si è abbattuta anche sul territorio pontino, provocando danni e disagi in diverse zone. Colpita in particolare la costa, dove una violenta mareggiata ha travolto gli stabilimenti balneari ancora regolarmente aperti per la fine della stagione estiva. Le onde e il vento forte hanno spazzato via file di ombrelloni piantati sulla spiaggia e l’acqua ha raggiunto in qualche caso in chioschi danneggiando gli arredi, pensiline, discese al mare in legno e tavoli. Un lungo lavoro di ripristino attende ora gli operatori balneari e i gestori delle strutture del lido, sperando che il maltempo conceda una tregua.
IL PROGETTO CONTRO L’EROSIONE
A giugno di quest’anno lo studio Duomi ha consegnato al Comune il progetto definitivo per un piano anti-erosione, allargando la visuale a tutto il litorale. Secondo i suoi calcoli ci sarebbe bisogno di opere per 28 milioni di euro. Una cifra di gran lunga superiore al finanziamento regionale di 5,5 milioni già stanziato dalla Regione Lazio e al milione di euro previsto a carico del Comune. L’assessore Di Cocco ha reso noto di essersi subito attivato presso la Regione Lazio innanzitutto per chiedere una proroga sui lavori al fine di non perdere il finanziamento: “Abbiamo concordato di procedere con l’affidamento di un primo lotto per le opere progettate da 6,5 milioni di euro”, ha affermato. L’intenzione è quella di procedere con il primo stralcio del progetto definitivo revisionato per l’importo a oggi stanziato, che dovrà essere sottoposto a Valutazione di impatto ambientale e Valutazione di incidenza ambientale mediante la procedura di autorizzazione unica regionale, finalizzate anche all’acquisizione dei nullaosta dell’Ente Parco nazionale del Circeo, dei Comuni limitrofi, della capitaneria di porto e degli altri enti competenti.
L’intervento dovrà essere obbligatoriamente rendicontato entro il 31 dicembre 2025. Questo sta a significare che il cantiere, ricevuti i pareri positivi, dovrà essere aperto entro la primavera del 2024.
INTERVENTI PRIORITARI
Oltre a essere un danno ambientale, il fenomeno dell’erosione è anche uno delle principali cause di perdite economiche e mancati incassi, da parte delle attività economiche, come ristoranti, stabilimenti balneari. Anche l’economia agricola è interessata dal problema dell’erosione, perché vi sono prodotti agricoli importanti che rischiano di scomparire, quindi serve ripascimento morbido e un tavolo di concertazione. Quattro le priorità che necessitano di essere affrontate. La prima riguarda la realizzazione di una cabina di regia regionale che coordini tutti i progetti e gli interventi sull’erosione. La seconda priorità è quella dello svolgimento di una conferenza dei servizi regionale per il rilascio di tutti i pareri contemporaneamente. Altra urgenza è la tutela non solo della costa ma anche dell’entroterra, focalizzando la problematica anche sul piano economico, visti i riflessi in settori come l’agricoltura. Ed infine i finanziamenti da erogare ed un tavolo permanente sulla lotta all’erosione.