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Sul fenomeno dei “re-invii” al pronto soccorso da strutture private, Alessia Savo chiarisce: “Introdotte sanzioni nel 2023 tasso sceso nel 2024”

Redazione
Luglio 3, 2025

“Premesso che il diritto ad essere curati è un principio fondamentale della Costituzione, non trattabile in alcun modo né tanto meno attaccabile o, peggio, utilizzabile per strumentali fini di propaganda politica, tengo a evidenziare come, per quanto riguarda il fenomeno dei ‘re-invii’ al Pronto Soccorso, cui fanno riferimento l’onorevole Fontana e il collega consigliere regionale Zuccalà del Movimento Cinquestelle, la Regione Lazio, attraverso la Direzione Salute, ha condotto, nel corso del 2023, un’analisi approfondita sull’incidenza dei suddetti re-invii registrati nell’anno, con particolare attenzione ai trasferimenti verso strutture non dotate di Pronto Soccorso. 

I risultati hanno evidenziato un tasso medio di re-invio pari al 5,7%, con 15 strutture che superavano tale soglia e picchi che hanno raggiunto il 14,9%. Sulla base di ciò, nel corso del 2024 sono introdotte misure specifiche per contrastare comportamenti potenzialmente inappropriati o distorsivi del sistema: in particolare, l’introduzione di un sistema sanzionatorio strutturato ha avuto un effetto positivo sull’orientamento delle strutture verso una maggiore aderenza ai principi di appropriatezza clinica, continuità assistenziale e responsabilità gestionale. 

Tradotto in numeri, il tasso dei re-invii passa dal 5,7% (pari a 1.414 pazienti) all’1,28% (294 pazienti) di ritrasferimenti in Pronto Soccorso dai reparti di area medica, acquistati appositamente per essere messi a disposizione dei PS. E, quindi, ben al di sotto della soglia del 5% cui fanno riferimento i rappresentanti del Movimento Cinquestelle. 

I risultati testimoniano la validità e l’efficacia dell’azione regionale, dimostrando come strumenti di regolazione economico-finanziaria possano essere impiegati non solo come meccanismi sanzionatori, ma anche come leve strategiche di governo del sistema sanitario, capaci di orientare i comportamenti degli erogatori verso standard qualitativi più elevati e pienamente coerenti con gli indirizzi della programmazione regionale.

Sarebbe stato auspicabile, però, che i referenti del Movimento Cinquestelle avessero approfondito certi temi anche nella passata legislatura: così hanno soltanto dato modo a noi di dimostrare le azioni che abbiamo intrapreso per governare un processo prima non gestito e ridurre il fenomeno dei re-invii, come dimostrano i numeri”.

Così la presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche Sociali, Alessia Savo.

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