Francesco Zicchieri, già deputato ed ex segretario nel Lazio della Lega, terracinese, entra a far parte di Sud chiama nord. Per la precisione è stato nominato commissario del Lazio di Sud chiama nord. E’ lo stesso nuovo partito ad annunciare il suo ingresso. “Con Francesco Zicchieri mettiamo le radici anche nel Lazio e continuano a dar linfa al nostro progetto nazionale, siamo molto ambiziosi – ha affermato Cateno De Luca, leader di Sud chiama nord -. Insieme con Zicchieri aderiscono a Sud chiama Nord tanti amministratori locali. Viaggiamo spediti adesso verso la fase di organizzazione del partito e il 2 e 3 marzo a Roma si concluderà questo percorso che ci proietterà anche elezioni Europee”. “Con Francesco abbiamo già avuto modo di lavorare insieme nella scorsa legislatura, è una persona molto valida – ha commentato Laura Castelli, portavoce nazionale di Sud chiama nord -. Dopo il Lazio nelle prossime settimane arriveranno altre importati adesioni in altre Regioni”. Zicchieri ha sottolineato: “Sono contento di aderire a questo progetto, ho grande entusiasmo e già sul territorio stiamo riscontrando grande partecipazione verso Sud chiama nord”. Stiamo affrontando un percorso che da partito fortemente radicato sul territorio sta assumendo una dimensione nazionale che ci porterà a scelte di campo più nette sia in parlamento che alle prossime europee”, ha aggiunto Francesco Gallo, deputato di Sud chiama nord.
SGUARDO VERSO CALENDA
Cateno De Luca guarda comunque a sinistra. E annuncia un dialogo in corso con Azione di Carlo Calenda in vista delle europee, dove i partiti minori devono schivare la tagliola del 4%. “Stiamo ragionando su un’alleanza che ci metta al riparo dallo sbarramento. Con Renzi o con Calenda? Renzi, con la compravendita politica dei parlamentari, si è già buttato dalla torre, si è suicidato da solo”, afferma. Dopo il boom dei consensi, inevitabilmente, è la Sicilia lo snodo politico delle scelte assunte dal sindaco di Taormina. Che svela anche di aver rifiutato, prima delle ultime regionali, un incontro con Silvio Berlusconi finalizzato ad una candidatura con il centrodestra. De Luca fa sapere di essere al lavoro per la costruzione di un polo progressista siciliano con Pd e M5s, “un’area alternativa a questo centrodestra, che faccia saltare il banco”. De Luca parte da qui e non esclude che, in futuro, possa far parte di un campo progressista nazionale: “Può essere una conseguenza naturale, un movimento meridionalista all’interno di un’area di centrosinistra. Probabilmente è quello che gli manca”.