Sul caso della sosta a pagamento, Gianluca Di Cocco, esponente di Fratelli d’Italia, è intervenuto per sottolineare come “Lbc ha remato contro i lavoratori”.
Di Cocco in tempi non sospetti aveva segnalato il problema delle condizioni di lavoro dei dipendenti.
“L’ispezione nella sede della Sct Engie è il segnale che qualcosa inizia a muoversi nella direzione giusta, ossia verso il riconoscimento dei diritti dei lavoratori” ha affermato Di Cocco, da sempre vicino alle problematiche dei dipendenti della società.
AFFONDO SU COLETTA
Perentorio l’attacco alla passata gestione amministrativa. “Una vicenda quella dei dipendenti della Sct Engie sulla quale ho avuto modo di intervenire già in diverse occasioni nei mesi e negli anni scorsi, sostenendo le legittime battaglie dei lavoratori -ha dichiarato Di Cocco– Da sempre ritengo una scelta scellerata quella di far cambiare il contratto di lavoro ai dipendenti dando loro un compenso più basso, il tutto con il sostegno dell’amministrazione comunale come dimostra la rivendicazione dell’ex assessore Dario Bellini. Il Comune di Latina guidato da Coletta ha affidato il servizio di sosta a pagamento a un privato che ha applicato un contratto diverso ai lavoratori che hanno finito per guadagnare meno rispetto alla precedente gestione. Un comportamento indegno di una pubblica amministrazione”.
Il problema della salute dei lavoratori in questo momento è l’aspetto prioritario.
“Ora la procura pare stia indagando su un esposto presentato contro le condizioni di lavoro in cui sono costretti ad operare gli ausiliari del traffico -ha aggiunto l’esponente di FdI– Condizioni che a quanto pare minano la salute e l’incolumità degli stessi. Situazioni che spesso sono state sottolineate dai lavoratori e dai sindacati, il tutto nella totale e colpevole disattenzione dell’amministrazione comunale di Lbc. Siamo dalla parte dei lavoratori e nella futura amministrazione ci impegneremo ad aprire un tavolo di confronto che possa portare a un miglioramento sia delle condizioni di lavoro sia di quelle retributive”.