Il caso del SIN è approdato a livello nazionale dopo un’ampia discussione che ha visto coinvolti a livello locale Federlazio, gli Ordini Professionali e gli Enti Locali.
Presso l’VIII Commissione della Camera dei Deputati, il Presidente Federlazio Nino Polito ha rappresentato il punto di vista delle aziende del territorio sottolineando che, dopo quasi vent’anni dalla dichiarazione dello stato di emergenza del SIN Bacino del Fiume Sacco, la situazione è sostanzialmente immutata: “Le aziende sono lasciate sole ad affrontare procedure complesse e lunghe. L’incertezza di questi anni ha influito negativamente sulla redditività delle imprese, generando il mancato avvio di progetti, la perdita di investimenti, di produzione, di reddito ed occupazione”.
Dall’analisi dei vari aspetti che maggiormente influiscono sulle dinamiche aziendali, il Presidente Polito ha posto l’attenzione sull’adozione di una Carta dei Valori di Fondo Naturale, al fine di separare la contaminazione dai valori normalmente presenti. Inoltre, nonostante ci sia stato un adeguamento normativo alle problematiche relative ai SIN, che ha effettivamente semplificato parzialmente gli iter procedurali, è emerso il continuo allungamento dei tempi di risposta, principalmente a causa della carenza di personale negli Enti e nelle Agenzie competenti.
Infine la proposta da parte del Presisdente di Federlazio di istituire una cabina di regia a livello
locale che funga da collegamento tra tutti gli attori coinvolti, gli Enti, il Comitato di Indirizzo
e Controllo e le Agenzie.