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Silvia Cavalli lascia l’Asl di Latina, all’orizzonte possibile ticket FdI-FI per i ruoli di manager e direttore sanitario

Cristiano Sacerdoti
Gennaio 15, 2024
Silvia Cavalli

Silvia Cavalli avrebbe rotto gli indugi, comunicando ai vertici della Regione la sua intenzione di lasciare la guida dell’Asl di Latina alla scadenza del contratto di direttore generale, ovvero il 24 marzo prossimo. Un’indiscrezione che già circolava all’inizio dell’anno e confermata proprio nelle ultime ore. Una scelta probabilmente di vita quella della manager reatina, intenzionata a tornare ad occupare un ruolo in un’azienda sanitaria romana, città dove peraltro risiede da anni.

CACCIA APERTA

La decisione di Silvia Cavalli ha reso probabilmente più chiaro il quadro in vista delle prossime nomine da parte della Regione Lazio. Fratelli d’Italia aveva apprezzato la professionalità del direttore generale in carica, tanto da vedere di buon occhio una sua riconferma. Preso atto del nuovo scenario, può dirsi iniziato il toto-manager.
Sul piano politico sembra potersi profilare una sorta di suddivisione della posta tra i due maggiori partiti del centrodestra pontino e laziale. Starebbe prendendo piede l’ipotesi di un ticket FdI-FI per i due ruoli principali. La direzione generale andrebbe al partito di maggioranza relativa, mentre la casella di direttore sanitario aziendale spetterebbe a Forza Italia. Gli azzurri a dire il vero non nascondono velleità ancora più ambiziose. Il senatore Fazzone aspirerebbe al colpo grosso: il vertice dell’Asl. Ma realisticamente, FI ha già portato a casa un’altra azienda controllata dalla Regione, ossia l’Ater di Latina, presieduta da Enrico Dellapietà. 

IL PRECEDENTE

La stessa nomina dell’esponente forzista non fu particolarmente digerita dal partito di Giorgia Meloni, che sul piano locale non vorrebbe concedere altri spazi agli alleati minori.

Ed infatti Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI all’indomani di quella nomina all’Ater, lanciò un segnale forte ai vertici del suo partito: “Bisogna contare di più e batterci per conquistare quelle posizioni che ci spettano sul piano territoriale. Chiedo al nostro coordinatore provinciale, il senatore Nicola Calandrini di farsi sentire maggiormente e se vorrà io sarò al suo fianco. La nostra provincia va rispettata. Abbiamo una classe dirigente che è in grado di svolgere qualsiasi ruolo. Non è ammissibile che FdI in provincia di Latina debba fare sempre un passo indietro”. Queste le parole di Tiero che suonarono come una sorta di ultimatum: basta concedere sempre la precedenza ad altri.

GLI INVESTIMENTI

Sul piano esclusivamente sanitario Silvia Cavalli lascia un’eredità importante. Questi i dati relativi agli interventi prossimi. Circa 32 milioni di euro investimenti previsti con i fondi del Pnrr per realizzare 15 Case della comunità, 4 Ospedali di Comunità e 5 Centrali operative territoriali, per la presa in carico di tutti i bisogni socio-sanitari dei più fragili. Questi gli interventi programmati dall’Asl di Latina e quasi tutti in fase di avvio. Per le Case e gli ospedali di comunità l’operazione è in linea con il termine dei lavori previsti a marzo 2026. Molto importanti i 4.462.000 euro impegnati per l’adeguamento sismico dell’ospedale Goretti, sempre a valere dei fondi del Pnrr.  A dare una grande boccata d’ossigeno alla sanità pontina ci ha pensato l’amministrazione Rocca. Dalla giunta della Regione Lazio in vista del prossimo Giubileo, sono stati destinati all’Asl di Latina 8.070.252 di euro: 3.783.226,50 euro per l’ospedale Goretti di Latina; 1.932.986,50 euro per l’ospedale Dono Svizzero di Formia; 647.606,50 euro per San Giovanni di Dio di Fondi; 1.706.432,50 euro per l’ospedale  Fiorini di Terracina. Detti fondi saranno utilizzati per  adeguamenti tecnologici e miglioramento dei percorsi assistenziali.
Ma in tempi relativamente brevi si avrà un grande intervento di restyling sui Pronto Soccorso principali della provincia. Si parla di progettazioni per l’ampliamento e l’ammodernamento dei Pronto Soccorso del Goretti e del Dono Svizzero. Per il Dea di II Livello, il nosocomio del capoluogo, il progetto prevede sia la ristrutturazione di una parte degli ambienti esistenti pari a 730 metri quadrati, che l’ampliamento degli stessi per 650 metri quadrati, proprio per migliorarne la fruibilità e per rispondere in modo più adeguato ed umanizzato alle esigenze e agli accessi giornalieri al Pronto Soccorso. Per il Dea di I Livello dell’ospedale di Formia, l’intervento consiste nel riqualificare gli ambienti e sviluppare un nuovo lay-out distributivo interno al fine di una completa ristrutturazione del Pronto Soccorso esistente di 616 metri, con conseguente migliore distribuzione funzionale interna. Insomma un programma di interventi importanti che dovrà essere gestito da un nuovo manager.

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