Lunedì importante per la sanità pontina. Si tiene infatti la Conferenza sanitaria locale. Un’assise strategica per la definizione della programmazione sociale, sanitaria e socio-sanitaria, che deve favorire l’integrazione delle politiche e dei servizi sul territorio. Questo l’ordine del giorno programmato: illustrazione e verifica della situazione sanitaria della Asl di Latina e azioni di intervento; situazione e attuazione del Pnrr; varie ed eventuali. C’è soprattutto attesa per il programma di interventi che l’Asl di Latina intende mettere in atto nel prossimo triennio. Sarà l’occasione per fornire un quadro completo dello stato di salute dei servizi ospedalieri e territoriali nella provincia pontina.
LA PRIMA DI MATILDE
Sarà peraltro la prima assoluta di Matilde Celentano nel ruolo di presidente della conferenza sanitaria. Il sindaco di Latina s’immergerà nel dibattito sulla programmazione dei servizi sanitari, “Il nostro territorio – ha affermato il sindaco Celentano – sarà interessato da una serie di cambiamenti nell’ottica della riprogrammazione della rete ospedaliera regionale, con ridefinizione delle attribuzioni dei posti letto e ammodernamenti e ampliamenti dei reparti di pronto soccorso. Alla conferenza prenderà parte anche il direttore generale della Asl di Latina, la dottoressa Silvia Cavalli, che ci illustrerà la situazione attuale e quella programmata in base alla realizzazione dei servizi previsti con gli interventi finanziati dal Pnrr e agli investimenti da realizzare con i fondi recentemente stanziati dalla Regione Lazio. La convocazione della Conferenza dei Sindaci sulla Sanità risponde alle esigenze del territorio, rappresentate dai rispettivi sindaci. Esistono temi comuni a tutti i territori della nostra provincia, si va dalla questione legata ai Pat alla carenza dei medici di medicina generale, ai problemi riguardanti i presidi ospedalieri e dei poliambulatori, mentre cresce l’esigenza di risposte immediate per una maggiore incisività dei servizi di medicina del territorio. Ritengo che la conferenza sia l’inizio di un percorso che metta al centro la salute dei cittadini, seguendo la metodologia della condivisione e partecipazione anche nell’ottica di una rete istituzionale in grado di fare squadra per il bene comune delle nostre comunità”.
L’IMPORTANZA DELLA CONFERENZA
La convocazione della conferenza spetta al presidente, ovvero il sindaco di Latina, essendo il Comune capoluogo. La conferenza sanitaria locale è uno strumento partecipativo e di democrazia attiva, con funzioni consultive e di proposta verso la stessa direzione generale dell’Asl. Ed è in particolare un momento indispensabile per una valutazione dell’attività sanitaria svolta e per un’analisi approfondita dell’organizzazione dei servizi sanitari territoriali. La Conferenza sanitaria locale è un’istituzione seria. Viene disciplinata dagli articoli 12 e 13 della legge regionale n. 18/1994, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 3, comma 14, del D.Lgs n. 502/1992 e dalla legge regionale 10 agosto 2016, n. 11. E’ attraverso tale Conferenza che le istituzioni locali, al fine di soddisfare le esigenze dei cittadini, concorrono alla definizione degli indirizzi e della programmazione delle attività sanitarie e socio-sanitarie. E’ fuor di dubbio che tanto il direttore generale dell’Asl goda di poteri e competenze proprie che lo pongono in rapporto all’organo di indirizzo politico (la Conferenza dei Sindaci) in una posizione di necessaria interconnessione caratterizzata da una distinzione dei ruoli, in un rapporto di naturale comunicazione. I sindaci, che rivestono per legge il ruolo di autorità sanitaria locale, spesso non si rendono conto dell’importanza delle funzioni che sono state affidate alla Conferenza, ma abdicano alla funzione di indirizzo, lasciando che sia il direttore generale dell’azienda sanitaria a fissare gli obiettivi. Vedremo se questa tendenza affermatasi negli ultimi anni verrà confermata anche nel prossimo futuro.