Il gol di pregevole fattura, firmato Osimhen, sembrava non esser bastato, perché la Roma aveva saputo reagire fino a trovare un meritato pari con El Shaarawy. Poiché il Napoli ha risorse variegate e talvolta inattese in questo campionato di Serie A, ecco però il “cholito” Simeone, bravo a ritagliarsi la gloria nella fetta di gara a lui concessa da Spalletti, filosofo toscano prestato al calcio con risultati sorprendenti.
Il Napoli gioca un calcio moderno, esteticamente pregevole, ma dannatamente pratico. Di grandi campioni probabilmente ne ha due, Osimhen e Kvaratskhelia; gli altri sono giocatori bravi, utili, diligenti, ma a trasformarli in fenomeni ci pensa lui, un tecnico mai apprezzato adeguatamente. La Roma non esce ridimensionata dal Maradona, ma ha un cruccio in più che si chiama Zaniolo, la cui gestione non è stata esemplare. Un talento cristallino è stato progressivamente emarginato per colpe non solo sue ed ora il pasticciaccio finale fa male a tutti: al giocatore, al club e ai tifosi. È tornata a vincere, senza del tutto convincere, l’Inter, schiaffeggiata da una prodezza balistica di Okereke, ma poi aggrappatasi al suo leader, il sempre più autorevole e ispirato Lautaro Martinez, autore della doppietta che ha ribaltato il verdetto.
SERIE A, FRAGOROSE CADUTE DI MILAN E JUVENTUS
Forse è l’effetto della sentenza che ha sancito il -15 e con esso l’impossibilità di competere per i traguardi abituali. Forse è un calo di tensione determinato dal clima d’incertezza che ne è scaturito. Di certo la Juve, almeno quella del primo tempo, è stata brutta e inconcludente ed ha offerto il fianco alle ripartenza brianzole, che hanno prodotto i due gol di Ciurria e Dany Mota. Nel secondo tempo ci ha pensato Di Gregorio a tacitare le risorte velleità bianconere, con parate di grande effetto e d’indubbia utilità. Tracollo casalingo di ancor più corpose dimensioni per il Milan, che ha rinnovato la non felicissima tradizione al cospetto del Sassuolo. Quando vede rossonero, Domenico Berardi si scatena: un gol e tre assist del numero 10 neroverde hanno indirizzato la partita dalla parte degli emiliani, per un 2/5 che suona condanna per le ambizioni di Pioli e del suo team, palesemente a disagio dalla ripresa del campionato. Ha invece ribadito il suo buon momento l’Atalanta, che ha trovato in Lookman e Hojlund i suoi nuovi profeti.
I due giovani attaccanti hanno guadagnato un posto da titolare scalzando Zapata e Muriel e continuano a confortare la scelta di Gasperini con prestazioni eccellenti e gol pesanti. Stavolta il danese è rimasto a digiuno, ma la sua partecipazione alla manovra è stata rilevante. Visto il quadro generale, non è improbabile che l’Atalanta possa centrare il posto d’onore nell’anno in cui nessuno l’attendeva lassù. Occasione persa invece per la Lazio, che nel match casalingo contro la Fiorentina ha trovato un repentino vantaggio con Casale, ma poi si è fatta agguantare da una viola più pratica che bella. E solo la traversa, su incursione del solito Milenkovic, ha impedito all’undici toscano di tornare a casa col bottino pieno in tasca.
PER IL TORINO PAREGGIO DELL’ORGOGLIO
Gara dai due volti ad Empoli, con un Toro distratto e frastornato nel primo tempo e poi a un passo dal baratro dopo il raddoppio dei toscani targato Marin. Nel finale però il “cuore toro” ha ripreso a battere e sono arrivate in rapida successione le due reti granata, con Miranchuk che ha addirittura sfiorato il clamoroso 2/3, fermato solo dal palo. È finita in parità anche tra Udinese e Verona, con l’improvvida deviazione di Becao a determinare la corsa in salita dei friulani. Il pari di Samardzic sembrava preludere a una riscossa bianconera, ma il punteggio di 1/1 non si è più schiodato. Ha vinto il Bologna, ancor privo di Arnautovic, ma con un Orsolini versione extra lusso. Suo il gol che ha chiuso definitivamente la contesa con lo Spezia. Successo esterno per la Salernitana, che ha espugnato il “Via del Mare” grazie al perentorio uno-due firmato Dia e Vilenha. A poco è servito l’ennesimo gol di Strefezza, il solo salentino che ha provato a cambiare il corso degli eventi.
Da stasera a giovedì Coppa Italia, per determinare le quattro semifinaliste.