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Serie A, l’Inter riapre la corsa scudetto con Dzeko e la Juve torna imbattibile

Roberto Mercaldo
Settima vittoria di fila per la sparagnina Juve di Allegri a Cremona
Gennaio 5, 2023
Edin Dzeko nell'intervista post partita con Dazn

Il bosniaco col vizio del gol, Edin Dzeko, ha dato una zuccata al pallone e alle certezze della capolista della Serie A, il Napoli un po’ meno granitiche dopo la caduta di San Siro. Sfruttando al meglio un perfetto cross di Dimarco, lo stagionato bomber nerazzurro ha rilanciato le chance del suo team e ancor più quelle dei cugini, ora a 5 lunghezze dall’undici di Spalletti.

Vittoria meritata per l’Inter, brava ad ingabbiare il Napoli, inaridendo le sue fonti di gioco. Una supremazia costante ma non schiacciante, una voglia di lottare tradotta in un buon numero di seconde palle conquistate e nel complesso una prestazione confortante per Inzaghi, che sembra aver trovato un assetto plausibile sebbene sia ancora alla ricerca del Lukaku di due stagioni fa.

A meno cinque dal Napoli c’è ora il Milan, che a Salerno ha raccolto meno di quanto seminato, rischiando di buttar via una gara dominata nel primo tempo e ben condotta sino al convulso finale, quando un gol di Bonazzoli ha resuscitato la Salernitana e rimesso in forse l’esito del match.

SERIE A, SETTIMA VITTORIA DI FILA PER LA JUVENTUS

Ha rafforzato la propria terza posizione la Juventus di Max Allegri, che ha proseguito nella teoria degli 1/0 esterni, inaugurata col Torino e proseguita a Lecce e Verona. Quattro vittorie per 1/0, con gioco latitante o comunque non convincente, cui hanno fatto riscontro tre vittorie nette sul campo amico, per un totale di 7 vittorie di fila, 13 gol fatti e 0 subiti.

Se i numeri confortano, il gioco visto ieri alimenta punti di domanda, perché la squadra stenta a produrre una manovra offensiva sufficientemente fluida e tende ad affidarsi alle illuminazioni dei propri solisti. Ieri ci ha pensato Milik, con una punizione dai 30 metri che ha baciato il palo e beffato Carnesecchi, portiere di grandi doti, bravo nella prima frazione ad opporsi a Soulè in un paio di occasioni.

A ridosso della Juve c’è proprio l’Inter, mentre in zona Europa League sono ora a braccetto le due squadre romane. Vittoria non esaltante per la Roma di Serie A, che ha subito sbloccato il match con il Bologna grazie a un rigore conquistato da Dybala e trasformato da Pellegrini.

Non molto altro fino al 90’, con i felsinei che hanno più volte minacciato la porta difesa con successo da Rui Patrizio, grazie anche a un Abraham in versione difensore, abile a intercettare di testa sulla linea una conclusione di Lucumi. È caduta invece la Lazio, sorpresa dal Lecce dopo essersi illusa attraverso il vantaggio firmato da Ciro Immobile. Salentini implacabili nel dar corpo e sostanza alle loro ansie di rimonta, concretizzate dall’estroso Strefezza e dal bomber in erba Colombo.

Continua a far fatica l’Atalanta, che però è riuscita nell’impresa di recuperare un risultato che appariva largamente compromesso. Buon per i bergamaschi che il Var abbia cancellato il 3/0 di Ampadou, che al quarto d’ora della ripresa sembrava aver messo in ghiaccio i tre punti spezzini, dopo i gol di Gyasi e Nzola a inizio match. Proprio all’ultimo assalto Pasalic ha invece regalato a Gasperini e alla sua “dea” il sospirato pareggio, a completamento di una rimonta iniziata da Hojlund.

LA COLONNA DESTRA IN FERMENTO

Vittoria importantissima in coda per la Sampdoria, che ha sbancato Reggio Emilia, mettendo a nudo gli attuali limiti di un Sassuolo che sembra aver smarrito la propria identità battagliera. La rovesciata di Gabbiadini e la perentoria conclusione da fuori di Augello hanno messo in salita la gara dei neroverdi, che non sono andati al di là di un platonico 1/2, con Berardi implacabile dal dischetto, ma poi impossibilitato a replicare per via di una condizione non ottimale e un Frattesi forse distratto dalle voci di mercato.

Tre 1/1 hanno caratterizzato la ripresa del massimo campinato: il Toro si è fatto fermare in casa dal fanalino di coda Verona, rivitalizzato dalla vena prolifica di Djuric ma riportato a più miti consigli dalla “bomba” di Miranchuk. Deludente pareggio casalingo anche per la Fiorentina, che pure aveva trovato il gol del vantaggio con il rigenerato Cabral. I brianzoli hanno più volte evitato il ko e hanno centrato il jolly con Carlos Augusto. Corsa affannosa e solo un punticino anche per l’Udinese, punita da Baldanzi in avvio e poi parzialmente salvata da Pereyra.

Per i friulani ora ci sarà la trasferta di Torino con la Juventus, mentre l’Empoli recherà visita alla Lazio. Sabato via alla diciassettesima di Serie A, con Milan-Roma quale match clou alle 20,45 di domenica.

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