informazione pubblicitaria

CONDIVIDI

Scherza con i fanti ma lascia stare i santi: ballottaggio senza confini. Cinque Stelle, la resa di… Conte

Licandro Licantropo
La Torre della Pace (alta 15 metri) posizionata a piazzale Vittorio Veneto, di fronte alla nuova sede del Comune, sta monopolizzando il dibattito di questa coda di campagna elettorale per il ballottaggio. 
Giugno 23, 2022
Luigi Di Maio

Domenico Marzi l’ha definita una “trivella”. Per Riccardo Mastrangeli questo è il sintomo di “un forte digiuno artistico”. Nicola Ottaviani l’ha voluta come segno di una riconoscibile identità culturale e religiosa, mentre per Angelo Pizzutelli si tratta della “brutta copia” della Macchina di Santa Rosa di Viterbo che nulla ha a che fare con i Santi Patroni di Frosinone, Silverio e Ormisda. La Torre della Pace (alta 15 metri) posizionata a piazzale Vittorio Veneto, di fronte alla nuova sede del Comune, sta monopolizzando il dibattito di questa coda di campagna elettorale per il ballottaggio. 

POLEMICHE SU TUTTO

Il detto “Scherza con i fanti ma lascia stare i santi” richiama quello del “non mischiare il sacro al profano”. Nel senso di dire che la dimensione religiosa, in quanto tale, andrebbe tenuta fuori da tutto. Le comunali di Frosinone del 2022 però si sono caratterizzate per un dibattito fatto di ripicche più che di temi e per una assoluta mancanza di riconoscimento politico dell’avversario. 

Domenico Marzi ha preso spunto da una nota dell’Accademia delle Belle Arti. La direttrice Loredana Rea ha scritto che “l’Accademia delle Belle Arti di Frosinone ha realizzato esclusivamente il reliquario già donato tempo fa alla Diocesi di FrosinoneFerentinoVeroli, frutto di un progetto risalente al 2013”. E che “pertanto non ha partecipato in alcun modo alla realizzazione della torre della pace alta quindici metri e installata in piazzale Vittorio Veneto in occasione della festa dei santi patroni”. 

Un assist per Memmo Marzi, che infatti ha rilanciato: “L’Accademia di Belle Arti di Frosinone si dissocia pubblicamente dalla singolare realizzazione di una Torre della Pace, costata circa 100.000 euro alla collettività. Chi ha realizzato, dunque, l’opera che ricorda una trivella?”. Riccardo Mastrangeli ha risposto subito: “Definire una “trivella” la Torre dei Santi Patroni è una esternazione di “forte” digiuno artistico e un segnale “chiaro” di smarrimento delle vecchie truppe, dopo la presenza di 5.000 persone, in piazza, la sera dei Santi Patroni. Sia più rispettoso (ndr: Marzi) della storia e dell’identità della nostra gente e della nostra terra, scoprendo un patrimonio umano che, quando era sindaco, ha sempre respinto e misconosciuto”. 

Tutti all’angolo e poi via per una nuova “ripresa” di un confronto che sembra, metaforicamente, un incontro di boxe. Nel frattempo a Frosinone è venuto per la seconda volta in poco più di un mese il leader della Lega Matteo Salvini: pedalata fino alla Stazione per lanciare la volata a Riccardo Mastrangeli. Dall’altra parte della città il sindaco di Roma Roberto Gualtieri formulava un endorsement totale a Domenico Marzi.

E’ stata una campagna elettorale ricca di effetti speciali, zeppa di polemiche astiose e rancorose, povera di grandi tematiche. Marzi e Mastrangeli si sono affrontati fino allo sfinimento sulle responsabilità del mancato funzionamento dell’ascensore inclinato e del deficit che ha reso necessario un piano di rientro decennale. Ultimamente invece il dibattito riguarda il confronto diretto in piazza tra i due, che non si farà mai. Della città intercomunale o Grande capoluogo si è parlato esclusivamente per rispetto nei confronti di Unindustria ma senza alcuna volontà vera di procedere.

Sulla Stazione della Tav a FerentinoSupino si è sorvolato allegramente, rifugiandosi in calcio d’angolo. Eppure è l’unica opera che davvero metterebbe il turbo alla Ciociaria. La circostanza che non ricade in territorio di Frosinone non vuol dire nulla perché il capoluogo dovrebbe avere una vocazione politica di traino e di guida, che invece non ha. Stesso atteggiamento sul Sin della Valle del Sacco.

Su argomenti importanti come il trasporto pubblico, la lotta all’inquinamento, la gestione dei rifiuti si è preferito procedere a colpi di battute più che di polemiche. Il centrodestra ad attaccare la giunta regionale di Nicola Zingaretti, il centrosinistra a demolire dieci anni di Amministrazione Ottaviani. Non ci facciamo troppe illusioni sul fatto che, terminata la campagna elettorale, si possa voltare pagina e trovare terreni condivisi di confronto di alto livello. Sarà però importante la volontà del nuovo sindaco: Riccardo Mastrangeli o Domenico Marzi. Toccherà al vincitore impostare una consiliatura diversa e proiettata al futuro. La campagna elettorale è stata tutta con la testa rivolta al passato.

CINQUE STELLE COME LE SARDINE

All’indomani dello “scisma” di Luigi Di Maio, la preoccupazione di chi è rimasto nei Cinque Stelle è stata quella di provare a dire che soprattutto nel Lazio non ci saranno scossoni perché la stragrande maggioranza dei pentastellati sta con Giuseppe Conte. Se anche fosse così (e non è così), il problema sarebbe proprio questo. Conte è stato percepito dall’inizio come un corpo estraneo al Movimento: il fatto che abbia (per il momento) la maggioranza dei gruppi parlamentari non significa nulla. Intanto altrisono destinati a seguire il ministro degli esteri. Ma Beppe Grillo, Roberto Fico, Vito Crimi e tutti gli altri si sono resi conto che alle amministrative i Cinque Stelle non erano mai andati così male? Grillo  si è mai soffermato a pensare che la leadership di Conte ha provocato l’addio di Davide Casaleggio prima e di Luigi Di Maio dopo? 

Ha provato a ragionare sul fatto obiettivo che il problema non è quello di stare al Governo (i Cinque Stelle hanno vinto le elezioni del 2018) ma è avere posizioni filo Russia e filo Cina? Si è posto il problema che l’Italia fa parte della Nato e che questo comporta degli obblighi e delle responsabilità?  Quando Conte è stato presidente del consiglio, il Paese era in alto mare sulla campagna di vaccinazione e sull’impostazione dei progetti per il Pnrr. Mario Draghi è arrivato per quello e infatti la nomina del generale Figliuolo ha totalmente cambiato l’impostazione del contrasto alla pandemia. Quali meriti sul campo, governativo e politico, ha avuto Giuseppe Conte? Nessuno lo sa e qualcuno in queste ore ricorda che fu proprio Luigi Di Maio a indicarlo come presidente del consiglio. Il Movimento Cinque Stelle ha fallito la sua missione politica: dal reddito di cittadinanza alla transizione ecologica. Basta vedere la linea sulla perimetrazione del Sin della Valle del Sacco. Volevano aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno. Hanno fatto la fine delle… Sardine. Scomparse.

Giugno 25, 2025

“La Regione Lazio a sostegno delle persone più fragili, delle famiglie e di coloro che dedicano la loro vita al

Giugno 19, 2025

Come tutti i “tormentoni” capaci di fare la differenza arriva un momento nel quale il caos è totale e il

Giugno 18, 2025

Al Comune di Frosinone il centrodestra ha un problema politico enorme da (almeno) due anni. Oggi che tutti i nodi

Giugno 18, 2025

Il Presidente della Provincia di Frosinone, Luca Di Stefano, ha espresso il proprio pieno sostegno alla proposta di legge regionale

Giugno 18, 2025

Nel corso di questi giorni l’Assessorato Regionale con delega alla Protezione Civile guidato dall’On. Ciacciarelli sta svolgendo una attività di

ULTIMI ARTICOLI