Il fondo straniero ha effettivamente presentato un’offerta vincolante che si concretizzerà entro il primo trimestre 2024 ed è già nelle mani della giunta regionale del presidente Rocca. Il che vorrà dire che per l’estate del prossimo anno i forni di Saxa Gres e Saxa Grestone verranno riaccesi per tornare alla produzione, il tutto entro i termini della proroga degli ammortizzatori sociali che saranno in scadenza nell’agosto del 2024.
Sono le rassicurazioni fornite dall’imprenditore Francesco Borgomeo, salvatore dei lavoratori Ideal Standard e patron di Saxa Roccasecca e Anagni, al tavolo regionale convocato alla presenza della vice presidente Roberta Angelilli, assessore Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione e dell’assessore Giuseppe Schiboni, con deleghe a Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito, nonché del consigliere regionale di FdI, Daniele Maura. Presenti le organizzazioni sindacali, il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco ed ovviamente la proprietà dell’azienda con un gruppo di tecnici.
Borgomeo ha presentato una bozza di piano industriale con gli investimenti già effettuati, per circa 70 milioni di euro, quelli mancanti per la piena attivazione della produzione (circa 30 milioni di euro), e con l’impegno del fondo straniero che si aggira sui 70 milioni di euro includendo anche la fase della salita produttiva e della messa a regime degli impianti (dovrebbe rilevare le quote di A2A).
Il fondo in questione dovrebbe provenire dall’America, secondo indiscrezioni filtrate a margine dell’incontro, operatore di Private Equity, con sedi a Lisbona ed a Milano.
A Roccasecca mancano solo pochi interventi tecnici attinenti l’abbattimento delle ceneri ed il completamento di alcuni particolari dei forni. Non si è parlato durante la riunione regionale di realizzazione del biodigestore. Invece il completamento dell’altro biodigestore è previsto ad Anagni.
La “due diligence” del fondo straniero è praticamente giunta alla fase finale. Anche se la futura governance societaria non è per ora definita.
La Regione ha ribadito più volte che la vicenda Saxa è sotto attenta osservazione. I sindacati hanno preso atto dell’evoluzione: «Abbiamo fiducia nell’istituzione regionale – ha sottolineato il segretario Ugl, Enzo Valente – che sta svolgendo un ruolo importante visto che sono stati in grado di rimettere in piedi un “tavolo” che noi in 5 anni non siamo stati capaci di far convocare. Per noi è importante che gli ammortizzatori sociali vengano garantiti almeno fino al 16 agosto anche se a luglio i forni dovrebbero riaccendersi per una progressiva andata a regime degli impianti».
Le organizzazioni dei lavoratori hanno ascoltato le comunicazioni fatte da Borgomeo ed hanno dichiarato che restano «fiduciose che il progetto possa completarsi e che i lavoratori possano tornare in fabbrica». Da due anni Saxa Grestone Roccasecca è completamente ferma e sono fermi anche da prima gli investimenti previsti.
Daniele Maura ha avvertito: «Rimaniamo vigili ma sul futuro dei siti di Anagni e Roccasecca sembrano emergere notizie positive, nuovi investitori e progetti all’orizzonte. Continueremo a monitorare con tavoli tecnici che tutto proceda secondo programma. Si continua a lavorare a difesa del territorio e delle maestranze».
Il sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco, ha sottolineato come «dal tavolo regionale è emersa quella concretezza che ci sia aspettava. Ora bisogna che tutti gli attori remino dalla stessa parte: la società, i sindacati, i lavoratori e soprattutto il territorio che deve dimostrare di essere unito, mettendo da parte divisioni e polemiche per fare in modo che chi vuole investire dalle nostre parti, possa trovare quelle condizioni giuste delle quali ha bisogno per fare impresa. Come amministrazione ci mettiamo a disposizione per qualsiasi iniziativa sia necessaria per preparare il campo più idoneo a chi vuole, ripeto, investire e valorizzare la forza lavoro di cui siamo dotati».
Secondo Sacco è stata «una riunione nella quale è emersa la concretezza della buona notizia rispetto all’offerta vincolante che è stata formalizzata, la concretezza della presenza di tutte le parti interessate – la Regione Lazio, con gli assessori Angelilli e Schiboni e il consigliere Maura, la proprietà, i sindacati, Unindustria -e soprattutto la concretezza della road map per il rilancio della nostra storica azienda: entro tre mesi la creazione della nuova governace della Saxa Gres e entro fine estate, comunque dopo gli otto mesi della proroga della cassa integrazione già accordata, la conclusione del lavori e la ripresa della produzione. Oggi è stata scritta una pagina importante per il futuro produttivo del nostro territorio. Mi sento di ringraziare la Regione Lazio per avere svolto egregiamente il ruolo di regia su questa vertenza, la proprietà, i sindacati e soprattutto i lavoratori che non hanno mai smesso di crederci, come mai ha smesso di farlo anche il Comune di Roccasecca. Il nostro territorio ha bisogno di credere in se stesso ed ha bisogno di investimenti e di investitori. È il momento dell’unità e della compattezza».