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Rocca: arrivano 15 milioni per i pronto soccorso dei nostri ospedali

Massimo Pizzuti
Ottobre 21, 2023
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca

La giunta Rocca ha stanziato circa 15 milioni di euro da destinare al potenziamento degli ospedali ciociari. A comunicare la novità è stato il presidente della Provincia Luca Di Stefano, che ieri pomeriggio ha partecipato alla riunione con la Direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria. E’ il contesto nel quale il direttore Andrea Urbani ha presentato il documento per il riordino della rete ospedaliera. Dalla delibera della giunta regionale del 9 ottobre scorso è stata stabilita la ristrutturazione degli spazi e il potenziamento delle attrezzature dei pronto soccorso degli ospedali: 4.514.000 euro per lo Spaziani di Frosinone, 3.275.700 euro per il Santa Scolastica di Cassino, 4.270.000 per il Santissima Trinità di Sora, 2.474.160 euro per il San Benedetto di Alatri. Questi fondi saranno destinati alla ristrutturazione degli spazi e al potenziamento delle attrezzature dei Pronto soccorso. Luca Di Stefano ha voluto evidenziare anche “la riorganizzazione dei posti letto a beneficio del nostro territorio entro 12-18 mesi, con l’obiettivo di arrivare a tre ogni mille abitanti”. C’è stata pure la conferma che lo Spaziani di Frosinone avrà il Dea di secondo livello.
Ci sono diversi aspetti da sottolineare. Intanto la giunta Rocca conferma con i fatti il proprio impegno per potenziare la sanità pubblica territoriale. Siccome i Pronto Soccorso rappresentano la trincea in questo quadro, si comincia esattamente da lì. In pochissimi giorni Francesco Rocca è intervienuto in prima persona sia sulla richiesta al Governo di estendere la Zes (Zona Economica Speciale) anche alla Ciociaria, quindi ha dato un segnale forte sulla sanità. C’è poi il ruolo delle Province, considerate centrali nella scala operativa e amministrativa della Regione. Lo sono sulla sanità, lo saranno ancora di più quando si entrerà nel vivo del Piano dei rifiuti. L’abolizione degli Egato va esattamente in questa direzione. Dunque, gli amministratori locali vengono coinvolti seriamente. Luca Di Stefano si è reso conto immediatamente che l’interlocutore principale non può che essere la Regione Lazio.

L’ANNO DI GOVERNO, I VIDEO DI GIAMBRUNO, IL POST CHE METTE FINE ALLA RELAZIONE: SULLO SFONDO LE SOLITE TRAME CHE PUNTANO AL RITORNO DEI TECNICI

Il 22 ottobre 2022 entrava in carica, attraverso il giuramento il Governo guidato da Giorgia Meloni. Un anno fa. Un sondaggio realizzato da Quorum-YouTrend per Sky TG24 ha raccolto i pareri degli italiani in questi primi dodici mesi. Risultati assai polarizzati come è normale. Il giudizio sul Governo Meloni è positivo per il 36% degli intervistati, negativo per il 57%. Il 77% degli elettori della maggioranza ritiene che l’Esecutivo abbia fatto bene (il 21% no), mentre l’82% di chi si riconosce nelle opposizioni ha un convincimento negativo (il 16% positivo).
Il presidente del consiglio Giorgia Meloni è l’esponente di Governo che secondo le persone interpellate ha lavorato meglio: 14,8% (tra gli elettori della maggioranza arriva al 31,5%, fra quelli dell’opposizione all’11%). Poi c’è Giancarlo Giorgetti con il 4,7% (è più apprezzato tra gli elettori dell’opposizione, 7,9%, che fra quelli della maggioranza, 4,4%). Al terzo posto c’è Antonio Tajani, al 4,3%: (7,1% tra chi vota per la maggioranza, 6,4% fra chi si riconosce nell’opposizione). Quindi Matteo Salvini: 2,3% (tra gli elettori della maggioranza è al 7,3%, fra quello dell’opposizione allo 0,8%).
Alla domanda “quale esponente di governo ha lavorato peggio”, il campione del sondaggio non ha avuto dubbi: Matteo Salvini per il 20,4%. Poi Giorgia Meloni (6,1%), Daniela Santanché (3%), Matteo Piantedosi (1,4%), Francesco Lollobrigida (0,9%), Antonio Tajani (0,7%). Lo studio prosegue nelle singole materie ma comunque quello che è emerge è che in Italia resta predominante il giudizio “politico”. Per sua natura polarizzato e fortemente influenzato dai flussi elettorali e dalle situazioni del momento. Però è indicativo come dopo un anno di governo i risultati del premier Giorgia Meloni siano comunque tendenzialmente stabili. Vuol dire che il presidente del consiglio ha convinto nella politica economica e nelle scelte di natura internazionale. Nel post con il quale ha annunciato la fine della relazione con l’ex compagno Andrea Giambruno, Giorgia Meloni ha scritto che sbaglia chi pensa di indebolirla, aggiungendo che comunque la pietra resta pietra e la goccia rimane… acqua.
Significa anche che conosce le manovre di chi ogni giorno non fa altro che tramare nell’ombra per riproporre governi tecnici. Anche tra i suoi alleati. E sfodera senza tentennamenti il colpo che nessuno s’aspettava e ancora una volta, spiazza tutti.

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