Tutto facile per Jannik Sinner contro un Alexander Bublik che ha speso la maggior parte delle energie nervose in un secondo set nel cui contesto è andato molto vicino ad arrivare al tiebreak. Primo e terzo sono stati invece un monologo del numero uno del mondo, che in questi due parziali ha ceduto complessivamente un solo gioco. Il talento intermittente del kazako ha comunque regalato agli spettatori almeno 40 minuti di incertezza e a Jannik le difficoltà di una partita vera. Sapremo solo in tarda serata se sarà il sempiterno Novak Djokovic o il tedesco Zverev l’interlocutore dell’altoatesino nel match di semifinale. L’apertura di giornata è stata riservata al derby americano, per il terzo quarto del torneo femminile. Madison Keys si è illusa di poter ribaltare il pronostico, ma alla distanza Coco Gauff, sconfitta 8-6 nel tiebreak del primo parziale, ha fatto emergere la propria superiorità in termini di continuità ed ha finito col vincere a mani basse il terzo (6-1).
Poi, è proseguita la favola di Lois Boisson, che incredibilmente si è portata addirittura in semifinale eliminando il talento acerbo ed oggi malaccorto di Mirra Andreeva. Davvero sciagurato il primo set della giovanissima siberiana, che ha fallito l’opportunità di andare comodamente in vantaggio. Presa coscienza del fatto che anche l’altra avesse paura, Boisson è cresciuta e col suo gioco grintoso e incisivo ha messo in ulteriore difficoltà la giovane campionessa, già impacciata di suo. E’ finita così in due set in favore della ex carneade francese, che ora porta sulle robuste spalle il peso di una nazione affamata di gloria e inaspettatamente arrivata agli onori del penultimo atto.