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Regione Lazio, via libera al rendiconto: l’opposizione attacca, la maggioranza non fiata

Cesidio Vano
Dure critiche a Zingaretti e al Pd, ma dai banchi di governo nessuno prende la parola per difendere l’operato dell’esecutivo dopo il giudizio della Corte dei Conti
Marzo 3, 2022
consiglio-regione lazio-rendiconto
L'aula consiliare della regione Lazio

Il Consiglio regionale ha approvato ieri con 28 voti favorevoli e 13 contrari il ‘Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2020’ e il ‘Rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2020’. I due provvedimenti si sono resi necessari a seguito della bocciatura del ricorso presentato dalla Regione contro il provvedimento di parifica parziale del rendiconto 2020 da parte della Corte dei conti.

L’attacco dell’opposizione

L’opposizione attacca sul piano politico, critica la gestione dell’esecutivo, punta il dito contro l’incapacità del Pd e colpisce per affondare. Dai Banchi della maggioranza nessuno reagisce; nessuno si alza per difendere l’operato del governo regionale. Tutti restano in silenzio e preferiscono passare direttamente alla votazione.

Ghera: “La Giunta Zingaretti è stata colta in fallo!”

Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha gioco facile: “Spesso, sul discorso dei conti, la Giunta Zingaretti è stata colta in fallo! Si è propagandata una grandissima efficienza! Grandi risultati che sarebbero stati raggiunti, ma noi dall’opposizione riteniamo che questa non sia l’esatta verità. Spesso si confonde la propaganda politica con i dati che invece poi vediamo sui territori, le disfunzioni, i problemi che ci sono stati in tutti i settori! Si è fatto tutto con una certa facilità, nel corso degli ultimi anni c’era stata un’attenzione evidente da parte della Corte dei conti su quello che non andava dell’Amministrazione Zingaretti, ed è chiaro che alla fine i nodi vengono al pettine”.

Poi l’affronto diretto al Pd: “Di questo è particolarmente responsabile una certa parte che ha messo in secondo piano l’importanza della politica, lasciando alla magistratura, anche a quella contabile, uno
spazio illimitato, quindi, quando per attaccare l’avversario politico (il Partito Democratico lo ha fatto ormai da tanti anni per cercare di demonizzare le Amministrazioni e i Governi di Centrodestra) si fa agire i magistrati in senso politico, da questa situazione alla fine arrivano le problematiche anche agli attuali governanti. La Giunta Zingaretti, dal punto di vista economico-contabile, è di fronte a un evidente fallimento!”.

Dai banchi della maggioranza, silenzio tombale

Angelo Orlando Tripodi

Nessuno chiede la parola per replicare. Silenzio dai banchi della maggioranza. Rincara la dose il presidente del gruppo consiliare della Lega, Orlando Tripodi: “Il Gruppo della Lega, più volte, ha criticato un bilancio che portava in sé delle anomalie. Oggi ne abbiamo le conseguenze. E, quanto stiamo per votare, è la conseguenza di una mala gestione dei bilanci della Regione Lazio. Oltretutto ci dobbiamo ricordare che abbiamo anche 10 miliardi di euro di mutui che dal 2023 dovremo iniziare a pagare. Non può andare. Una gestione fatta in questa maniera sicuramente non funziona e non potrà funzionare”.
Ancora una volta nessuno replica dalla maggioranza. Si preferisce andare subito al voto.
I giudici contabili, con il giudizio di parifica del rendiconto 2020, avevano evidenziato nei numeri del Lazio tutta una serie di criticità, chiedendo alla Regione di assumere i necessari correttivi. Nel mirino dei magistrati contabili erano così finiti sia parte dei residui attivi e passivi, per oltre 30 milioni di euro, ritenuti non esigibili o non ammissibili, sia somme stanziate per il trattamento economico e retributivo di dipendenti diretti o d agenzie regionali.

Già lo scorso mese di dicembre, con un’apposita legge, l’Aula della Pisana, presieduta da Marco Vincenzi, era stata chiamata a varare una prima legge correttiva dei conti regionali. Con i provvedimenti approvati ieri si è proseguito su quella strada, dopo che il ricorso presentato dalla Regione contro alcune delle censure mosse della Corte dei Conti è stato respinto.
L’adeguamento è avvenuto attraverso quattro emendamenti presentati dall’assessore Leodori. Tra l’altro è stato necessario sospendere la seduta consiliare per avere il necessario preventivo parere della commissione Bilancio.

Ma serviranno altri aggiustamenti che saranno portati all’esame della Pisana entro questo mese per completare la manovra di allineamento alle osservazioni della magistratura contabile e per garantire nel contempo sia quei tagli alle tasse regionali (soprattutto Irap per circa 130 milioni di euro) decisi con la scorsa legge di bilancio sia il contenimento dell’impatto sui conti regionali del rincaro energetico.