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Regione Lazio, “Esci il cane” ora il dog-sitter può diventare un lavoro

Cesidio Vano
Iniziativa della consigliera regionale Corrotti (Lega) per l’istituzione dell’albo regionale dei dog-sitter
Marzo 4, 2022

La proposta di legge della regione Lazio è stata depositata lo scorso 27 gennaio e prevede l’istituzione dell’elenco regionale dei dog-sitter, ovvero di coloro che scelgono per professione di prendersi cura degli animali da affezione, primi tra tutti ovviamente i cani.

L’iniziativa

L’iniziativa, in solitaria, è della consigliera regionale della Lega, Laura Corrotti, che spiega così la proposta: “Nell’ ultimi anni, la figura dell’operatore operatore di attività di addestramento, ludico-educative e custodia degli animali d’affezione, ha conosciuto un notevole sviluppo, tanto che secondo le stime di alcune associazioni attive nel settore della difesa degli animali si calcola la presenza di circa 54.000 operatori, meglio noti come dog-sitter. Solo nel Comune di Roma se ne contano circa 3.500. La mia proposta di legge intende ad istituire un elenco regionale di dog-sitter in modo da fornire ai proprietari nominativi di operatori formati professionalmente”.

Corsi di formazione cinofila

Infatti, benché sempre più operatori frequentino appositi corsi di formazione cinofila, organizzati da docenti accreditati, coadiuvati da veterinari e comportamentisti ed al termine dei quali vengono rilasciati apposito diplomi ciononostante, la professione di dog- sitter non ha ancora una tutela giuridica che possa salvaguardare, sia la tutela del benessere degli animali che dei proprietari e dei veterinari. Eppure è una vera e propria professione, con tanto di codice Ateco.

La normativa proposta punta alla promozione, a livello regionale, delle competenze dei soggetti che svolgono professionalmente attività di assistenza degli animali da affezione; della tutela ed il benessere degli animali stessi e il loro possesso responsabile.
L’ipotizzato albo avrebbe però solo natura ricognitiva e potrebbero richiedere l’iscrizione solo i titolari di ditte o attività di cui al codice Ateco 96.09.04 con attività prevalente di dog- sitter, che non abbiano riportato precedenti penali per reati contro gli animali e abbiano sostenuto idonei corsi di formazione.

L’Italia al secondo posto in Europa per il possesso di animali da compagnia

Il nostro Paese – si legge nella breve relazione che precede l’articolato – è al secondo posto in Europa per il possesso di animali da compagnia secondo un rapporto del Censis del 2019. In Italia gli animali domestici sono circa 32 milioni, di cui 7 milioni di cani 7,5 milioni di gatti. In termini percentuali, gli animali domestici sono presenti nel 52% delle nostre case, cifra che sale al 68% tra i single. Secondo l’associazione nazionale medici veterinari italiani, i proprietari di animali over 65 sono saliti dal 21% a quasi il 24% del totale negli ultimi 7 anni, facendo emergere anche ruolo sociale degli animali, la cui
funzione tende a compensare la solitudine”.

Si stima che in Italia il comparto economico, comprendendo anche le spese veterinarie del settore del Pet Food, sia di circa 5 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 12% negli ultimi tre anni.

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