“Il più grande piano di investimenti mai varato nella storia della Regione Lazio, un piano da 1 miliardo e 171 milioni di euro che da qui al 2028 cambierà radicalmente il volto della sanità regionale attraverso la concretizzazione di 37 grandi interventi e quindi restituendole qualità ed efficienza a vantaggio dei cittadini del Lazio”: così il presidente dell’Ente della Pisana, Francesco Rocca, nel corso di una conferenza stampa svoltasi poco fa nella Sala Tevere della Giunta regionale, ha definito il pacchetto di interventi approvato dall’esecutivo in mattinata.
“In questi primi mesi di amministrazione – ha dichiarato Rocca, affiancato anche da Alessia Savo, presidente della Commissione Sanità regionale – abbiamo lavorato in silenzio ma con grande concretezza, come siamo abituati a fare. Un lavoro che ci ha esposto al giudizio, doveroso, ed alla critica, altrettanto doverosa, di cui, quando costruttivi, abbiamo tenuto conto. Altro discorso è la posizione di chi, in stile Novella 2000, ha attaccato questa Giunta per il solo gusto di farlo, sconfinando nel mero pettegolezzo”.

“Ci tengo anche ad evidenziare – ha rimarcato ancora Rocca – che, al di là di questo imponente Piano, abbiamo già raggiunto significativi risultati che hanno permesso un visibile miglioramento dei servizi offerti”.
Tornando al Piano di investimenti in materia di edilizia sanitaria, Rocca ha rimarcato come alla cifra di 1 miliardo e 171 milioni di euro si sia giunti “utilizzando risorse non impegnate e non spese dalla precedente Giunta e rimodulando parte di esse. Vorrei sottolineare anche – ha aggiunto il Governatore – che a questa somma, già di per sé enorme, si sommeranno strada facendo 86 milioni che lo Stato erogherà in conto capitale, 868 milioni dall’Inail, 210 già accantonati per l’Umberto Primo, 150 derivanti dal finanziamento di interventi per far trovare pronta la rete sanitaria al Giubileo del 2025 ed altre somme ancora che copriranno l’intero arco della legislatura, da oggi al 2028”.
Ma come verranno spesi questi fondi? Rocca, rimarcando ancora l’enorme lavoro svolto negli ultimi mesi, è stato molto chiaro: “Punteremo soprattutto sull’ammodernamento tecnologico delle strutture esistenti dotandole di apparecchiature moderne e all’avanguardia (in quest’ottica mi duole ricordare che abbiamo perso come mobilità sanitaria circa 2 miliardi di euro, con ciò facendo peggio solo di Campania e Calabria); quindi, si tornerà ad investire in sicurezza e lo faremo cominciando con lo ‘smontare’ una delibera da 600 milioni della Giunta Zingaretti e puntando decisi alla sicurezza delle strutture e quindi dei cittadini; investiremo nell’anticendio (in questo modo libereremo quelle risorse oggi impegnate per organizzare e pagare le squadre antincendio necessarie per evitare la chiusura degli ospedali ma che portano via fondi senza garantire i necessari standard di sicurezza); ancora: indirizzeremo risorse importanti nelle opere antisismiche per mettere in sicurezza le strutture che si trovano nelle zone a rischio”.
Quindi, alcuni accenni a singole opere e, nello specifico, a cinque nuovi ospedali: “Ultimeremo la costruzione del nuovo ospedale di Rieti dotandolo di apparecchiature tecnologiche modernissime; realizzeremo i nuovi ospedali del Golfo (nel sud pontino, tra Formia e Gaeta), di Latina, di Acquapendente (Viterbo) e il nuovo ospedale Tiburtino (Asl Rm5), così come completeremo il presidio ospedaliero di Sora (riqualificazione e adeguamento sismico, per la precisione, con 25 milioni di euro a disposizione, ndr). E in ogni caso, sia nei nuovi ospedali sia in quelli da ultimare sia in quelli esistenti, ingente e sempre mirato sarà l’impiego di risorse per migliorare la dotazione tecnologica, così che i cittadini possano beneficiare dei più moderni servizi possibili. E in questo contesto – ha evidenziato Rocca – una speciale attenzione sarà riservata ai servizi oncologici. Non da meno lavoreremo sugli hospice affinché si acceleri l’iter per portarli ad una sana ed efficiente guida pubblica. Attenzione anche alle Case comunità (e qui Rocca ha citato quella di Aprilia per la provincia di Latina, ndr)”.
Capitolo a parte per il Policlinico Umberto Primo di Roma: “Ad ottobre potremo annunciare dove verrà realizzato il nuovo presidio. E’ inaccettabile che il nostro policlinico, che vanta straordinarie eccellenze, sia oggi dislocato su ben 55 edifici. E’ già tutto pronto per accorpare tutto in un’unica sede che consenta di lavorare al meglio e di offrire servizi all’avanguardia”.
I tempi per l’attuazione del grande Piano di investimenti nell’edilizia sanitaria? “Una cosa è certa – ha detto il Governatore – al netto di possibili ricorsi al Tar o ammennicoli simili, non impiegheremo un giorno in più del necessario. Oggi abbiamo approvato la delibera che nei prossimi giorni sarà trasmessa, divisa in schede, al ministero della Sanità. Nel giro di alcune settimane, non credo di più, considerando che i fondi ci sono tutti e che ogni intervento è “coperto”, arriveremo rapidamente ad un Accordo di Programma che ci consentirà di avviare la fase di progettazione già in autunno e, subito dopo, quella della cantierabilità delle singole opere”.