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Regione e Comune, il doppio fronte di Forza Italia

Massimo Pizzuti
Domani potrebbe esserci il confronto tra il Governatore Francesco Rocca e il senatore Claudio Fazzone sulla richiesta di rimpasto degli “azzurri”. Intanto a Frosinone Riccardo Mastrangeli si avvia a concludere anche la seconda fase della verifica politica. Senza procedere con l’azzeramento proposto da Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo. Più incognite che certezze.
Luglio 1, 2024

Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli si appresta a concludere la seconda fase della verifica, dedicata al confronto con i partiti e le liste civiche. Entro mercoledì dovrebbe aver terminato. Domani alla Regione dovrebbe esserci il faccia a faccia tra il Governatore Francesco Rocca e il senatore Claudio Fazzone, coordinatore di Forza Italia nel Lazio. Il 2 luglio era stato fissato come data possibile. Vedremo.
I due piani potrebbero essere collegati. Alla Regione FI da mesi chiede un rimpasto di giunta visto che la situazione dei gruppi è cambiata moltissimi. Gli “azzurri” hanno 7 esponenti, che salgono a 8 se si considera l’intesa con Noi Moderati. Ma c’è chi è pronto a scommettere che presto ci saranno ulteriori ingressi. La Lega invece è rimasta con un solo consigliere. Entrambi i partiti esprimono 2 assessori a testa. Per Claudio Fazzone questi equilibri devono essere rivisti. Ovviamente il Carroccio la pensa diversamente: il sottosegretario Claudio Durigon e il coordinatore regionale Davide Bordoni lo hanno già fatto presente.
Francesco Rocca è molto cauto e non è convinto che la soluzione giusta possa essere quella di prendere a riferimento parametri diversi rispetto ai “numeri” usciti dalle elezioni regionali. Fazzone però non intende mollare e nei giorni scorsi i è molto parlato perfino dello scenario che Forza Italia potesse disertare le sedute del consiglio della Pisana. Ma gli spazi per una trattativa politica ci sono sempre e comunque se è garantita la volontà.
Al Comune di Frosinone la situazione è ormai chiarissima. Forza Italia ha chiesto l’azzeramento della giunta con congelamento delle deleghe. D’accordo con l’impostazione di Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo sono soltanto Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega). Il Sindaco andrà avanti come ha fatto negli ultimi dieci mesi: potendo contare su 16-17 voti (a volte meno) in seconda convocazione. Bastano e avanzano considerando che l’opposizione non è nelle condizioni di poter impensierire il centrodestra. Se però Forza Italia dovesse uscire dalla maggioranza e decidere per un appoggio esterno (al massimo), si determinerebbe un “vulnus” politico serio. Per questo sarà fondamentale capire pure come andrà alla Regione Lazio.
C’è quindi un ulteriore elemento da considerare. Fratelli d’Italia ha posto il paletto che nella giunta del capoluogo possono starci solo assessori che abbiano il sostegno di un gruppo consiliare. Se Cirillo e Scaccia dovessero passare all’opposizione, Adriano Piacentini non avrebbe più la copertura politica del partito. Ad appoggiarlo potrebbe essere Cinzia Fabrizi, appena espulsa proprio da FI. A meno che Mastrangeli non decida di “caricarsi” Piacentini come assessore esterno di sua fiducia. Inserendo negli equilibri della maggioranza di centrodestra un ulteriore elemento di contrapposizione con Forza Italia.
Guardando in prospettiva, il tema nel centrodestra al Comune di Frosinone è abbastanza complicato. Da un lato ci sono ormai delle fratture e dei malumori interni alla coalizione che non sembrano superabili. Si può certamente andare avanti, nella consapevolezza però che c’è soltanto… l’inerzia. Quando però si tornerà alle elezioni, difficilmente lo schema che viene adottato dal 2012 potrà continuare a funzionare. Ci riferiamo alle primarie nelle quali si sa già chi sarà il vincitore, ma anche alle triangolazioni della Lega di Nicola Ottaviani con una serie di liste civiche che non hanno più la forza elettorale e politica di qualche anno fa.
Inoltre Fratelli d’Italia è il primo partito della coalizione e Forza Italia ha ritrovato smalto e protagonismo. O si cambia musica o i suonatori proseguiranno divisi.

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