Il doppio binario di Forza Italia per le Regionali 2023: andamento lento a Roma, alta velocità a Latina. Gli azzurri sembrano vivere questa fase pre-elettorale con umori diversi a seconda della latitudine. Il partito romano vive un momento di appannamento e preoccupa la prospettiva di non superare alle regionali il 4% nella Capitale.
Il senatore Maurizio Gasparri peraltro non è sembrato entusiasta del neo candidato governatore Francesco Rocca. “La scelta del candidato non spettava a Forza Italia, ma a Fratelli d’Italia -ha chiarito ieri il senatore- più volte avevamo auspicato una candidatura politica e nota, ma la decisione di FdI alla fine è ricaduta su Francesco Rocca”. I rumors capitolini evidenziano come vi siano state idee diverse sul profilo del candidato del centrodestra per la Pisana. Gasparri in particolare puntava sull’amico Rampelli.
REGIONALI 2023: LA LEALTA’ DI FAZZONE
Ben diverso è l’atteggiamento assunto da Claudio Fazzone, che tutto sommato ha gradito la scelta di Rocca, preferendolo alle altre due vere opzioni in campo, ovvero Fabio Rampelli e Nicola Procaccini.
“Compattezza, coesione e determinazione. Con questi elementi la coalizione di centrodestra è in campo a sostegno del candidato alla presidenza della regione Lazio, Francesco Rocca -ha affermato ieri Fazzone– la nostra regione ha bisogno di una svolta decisiva e questo significa archiviare una volta per tutte l’esperienza del governo targato Zingaretti e centrosinistra per dieci anni ha ridotto i nostri territori all’ombra di se stessi.
La sanità è a pezzi, gli ospedali in costante sovraffollamento e sotto-dimensionamento di personale, le strade un colabrodo, la gestione dei rifiuti è ferma all’anno zero, nessun impegno concreto è stato assunto o mantenuto a sostegno delle imprese e dei cittadini alle prese con una crescente crisi economica a cui non è stato mai posto un freno.
Quelli che stiamo vivendo non sono i tempi delle promesse e dei miracoli ma della concretezza e del pragmatismo da attuare ogni giorno per recepire e risolvere le istanze dei nostri territori. Le elezioni regionali 2023 sono una grande occasione per riportare il Lazio, mortificato da anni di attendismo ed inerzia, a ricoprire il ruolo che le spetta in Italia. Per farlo abbiamo una grande responsabilità, che come Forza Italia intendiamo rispettare, che sta nel mettere in campo le candidature migliori per creare liste competitive che possano camminare fianco a fianco con il candidato presidente e, ci auguriamo, trovare il massimo consenso da parte dei cittadini.
Francesco Rocca ha tutte le carte in regola e il curriculum professionale per fare la differenza. Noi ci crediamo, Forza Italia c’è sicura di poter interpretare nei punti programmatici che a breve saranno definiti non solo le richieste ma soprattutto le risposte che cittadini ed imprese meritano”.
ROCCA BOCCIA LA ONORATI
Il candidato governatore del centrodestra alle Regionali 2023, nelle ultime ore è uscito allo scoperto, per criticare la politica agricola portata avanti dalla Regione Lazio. Un attacco vero e proprio nei confronti dell’assessore pontino Enrica Onorati.
“L’attuale assessorato regionale all’agricoltura ha perso l’ennesima grande occasione -ha affermato Rocca- giunge da molte parti, compresa Coldiretti Lazio alla quale chiedo un incontro diretto in tempi stretti, il disappunto per le modalità, i criteri di selezione, il mancato coinvolgimento delle parti interessate e i tempi di pubblicazione dei bandi del Programma di Sviluppo Rurale. L’applicazione del nuovo PSR avrebbe dovuto superare le vecchie logiche, soprattutto per quanto riguarda le tempistiche e la farraginosa burocrazia”.
Francesco Rocca ha di fatto già dato un indirizzo su quelle che saranno le modalità d’intervento della sua amministrazione regionale in questo settore. “È fondamentale impostare nuovi criteri di semplificazione ed equità -ha aggiunto il candidato del centrodestra- bisogna poi aprire tavoli di reale confronto che siano efficaci.
Godiamo di un territorio ricco di preziose risorse che vanno valorizzate. Dobbiamo realmente accompagnare il sistema imprenditoriale con investimenti produttivi agricoli adeguati e criteri selettivi trasparenti e collettivi. Basta con l’agevolare i ‘soliti pochi’, ci vogliono strategie e interventi a sostegno di tutti gli operatori del settore. Questo nuovo Programma di Sviluppo Rurale rischia, dunque, di non essere funzionale per le aziende, una situazione che porta spesso a un delittuoso spreco dei fondi messi a disposizione dall’Europa.
Una grave occasione persa. Una dinamica che non deve più ripetersi. Il mio impegno è quello di far tornare l’agricoltura protagonista delle politiche regionali ripartendo da un costruttivo e sereno dialogo con tutte le parti coinvolte”. Parole significative che rivelano una grande attenzione di Rocca verso gli agricoltori. Un bacino di utenti importante, da sempre reso marginale dalla sinistra.