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Quel partito a tre teste che inquieta il centrodestra

Massimo Pizzuti
Provincia e enti controllati: riusciranno gli eroi del centrodestra a portarli a casa? L’impresa è molto più complicata del previsto. Soprattutto per le profonde divisioni in casa Lega per nulla superate dopo la riunione del Coordinamento provinciale di ieri sera. Divisioni che potrebbero rivelarsi fatali per mettere in campo un progetto di rinnovamento in linea con la recente vittoria alle elezioni politiche.
Ottobre 5, 2022
Nicola Ottaviani

Chi condurrà per la Lega le trattative per l’indicazione del presidente della Provincia? Chi prenderà le decisioni sulle linee programmatiche e sulla governance degli enti partecipati? Sono i grandi quesiti che in questo momento vengono posti all’interno della coalizione di centrodestra che dopo il successo di Frosinone e a pochi giorni dal trionfo elettorale delle politiche dovrebbe già mettere le mani sul “dossier” Provincia e su tutto ciò che ne consegue.

Sono interrogativi che viaggiano senza risposta tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. Partiti che dal punto di vista delle decisioni sul territorio sembrano senz’altro più monolitici e compatti rispetto agli alleati del Carroccio.

Perché la domanda che gli alleati si pongono riguarda l’interlocutore con il quale avviare un’eventuale trattativa. La regola porterebbe al coinvolgimento di Nicola Ottaviani, il coordinatore provinciale e deputato fresco di elezione. Il grande sponsor del sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli. Ma come tutti sanno, sulla questione Provincia, il pacchetto più consistente di amministratori è nelle mani di Gianluca Quadrini che sta aspettando il momento più propizio per piazzare una serie di velenose vendette sui suoi “competitor” di oggi e di ieri. E tra questi c’è Mario Abbruzzese (è ormai un leghista a tutti gli effetti?) che in coppia con il suo pupillo Pasquale Ciacciarelli controlla una serie di voti ponderati che potrebbero fare la differenza nel caso in cui la sfida per la Presidenza passasse dalla tradizionale contesa tra centrodestra e centrosinistra a una competizione tutta trasversale senza vincoli di coalizione.

Ma in casa Lega i problemi da risolvere sono tanti. Soprattutto in considerazione del fatto che i tre maggiori azionisti del partito si parlano a malapena. A parte i sorrisi di circostanza tra la coppia Abbruzzese-Ciacciarelli e Nicola Ottaviani durante la recente campagna elettorale, è noto che l’ex sindaco di Frosinone abbia in cuor suo l’obiettivo di capitalizzare il consenso del capoluogo almeno per competere con Ciacciarelli per il seggio alla Pisana. Massimiliano Tagliaferri, che parte da un bacino elettorale molto forte ad Alatri, potrebbe rappresentare la vera novità del Carroccio. Ma anche l’ipotesi di convergere su un nome della lista di Antonio Scaccia (Francesca Chiappini) o su un altro della Lista Ottaviani (Valentina Sementilli) potrebbe essere una buone idea per provare finalmente a giocare la partita del capoluogo con l’obiettivo della Pisana.

E che a Frosinone stiano pensando seriamente a serrare i ranghi lo dimostra la riunione di ieri sera del Coordinamento provinciale in viale Roma. Dove insieme a tutto lo stato maggiore provinciale della Lega (Ottaviani, Quadrini, Ciacciarelli, Abbruzzese) erano presenti i rappresentanti delle liste civiche della città con il sindaco Riccardo Mastrangeli e l’ex europarlamentare Alfredo Pallone.

Dal canto suo Gianluca Quadrini conta sugli incroci del doppio impegno elettorale: prima quello delle provinciali e poi quello delle regionali. Nel quale l’irriducibile ex presidente della Comunità Montana di Arce cercherà di mettere a frutto tutta una serie di intrecci e di accordi per accrescere il proprio bottino personale di consenso.

Tutto questo se per gli uomini di Matteo Salvini da un lato depone a favore della possibilità di una lista estremamente interessante e competitiva in vista dell’appuntamento delle regionali dall’altro rivela la misura della grande difficoltà del centrodestra a ritrovarsi intorno a un tavolo per tentare di programmare il cambio della guardia nella gestione della nostra provincia.

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