Importante vittoria italiana per la tutela dei prodotti italiani. L’eliminazione da parte dell’Ue del riferimento negativo di carne e vino dal regolamento per la promozione dei prodotti agricoli è sicuramente un’ottima notizia, un passo necessario a garantire il plafond di risorse utili alla tutela del Made in Italy.
Un segnale importante che premia il lavoro del sistema Italia, capace di fare squadra in Italia come in Europa per difendere le nostre eccellenze.
“Abbiamo abbattuto il muro di ostilità verso i prodotti italiani e siamo riusciti a convincere molti Stati e la Commissione UE a depennare la carne e il vino dai prodotti dannosi per la salute. Un altro punto a favore dei prodotti alimentari naturali e di qualità contro quelli artificiali”. Ad affermarlo è stato l’europarlamentare Nicola Procaccini, responsabile ambiente ed energia di Fratelli d’Italia e componente della commissione agricoltura di Bruxelles.
“Con la modifica del regolamento sulla promozione dei prodotti alimentari abbiamo anche ottenuto due milioni in più per i prodotti a indicazione geografica. Un risultato frutto del lavoro svolto dal governo italiano in sinergia con le organizzazioni di categoria. Uno degli obiettivi principali del lavoro di Fratelli d’Italia a Bruxelles resta la tutela e promozione delle eccellenze alimentari italiane, per la competitività e sostenibilità delle nostre aziende e a tutela della salute dei consumatori”.
CALANDRINI SODDISFATTO
Anche il presidente della commissione Bilancio del Senato, Nicola Calandrini, ha accolto con grande soddisfazione la notizia della modifica del regolamento. “La decisione della Commissione UE di rimuovere carne e vino dalla lista dei cibi dannosi per la salute è una vittoria del Governo italiano e del Ministro Lollobrigida. Questa scelta tutela il Made in Italy e conferma l’impegno del Governo nella difesa di eccellenze che tutto il mondo ci invidia e che politiche senza senso dell’Unione Europea rischiano di danneggiare. In linea con gli impegni presi con gli italiani, non abbasseremo mai la guardia quando si tratta di difendere l’interesse nazionale”.